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Cronaca Duomo / Piazza San Babila

No Tav a Milano: fumogeni e petardi contro la sede di "Libero"

Manifestazione senza grossi incidenti in centro a Milano per gli attivisti "No Tav". Solidarietà per Luca Abbà, il giovane caduto da un traliccio e in coma a Torino

Si è concluso in porta Venezia a Milano il corteo composto da circa 500 manifestanti No Tav che da piazza San Babila hanno attraversato alcune vie del centro cittadino senza tensioni né incidenti la sera di lunedì 27 febbraio. Solo quando i manifestanti sono passati davanti alla sede del quotidiano Libero, sono stati lanciati alcuni fumogeni e petardi nell'atrio del palazzo, senza provocare danni.

I manifestanti si sono quindi fermati in Porta Venezia, con un presidio che sta creando non poche difficoltà al traffico.

No Tav a Milano (foto Il Cantiere e Coordinamento collettivi studenteschi Milano)

 

Un manifestante al microfono ha poi spiegato che le condizioni di Luca Abbà sono in miglioramento e dal presidio è quindi partito un forte applauso.

Il cdr di Libero e l'Associazione lombarda dei giornalisti "condannano l'aggressione dei manifestanti no Tav alla redazione milanese del giornale diretto da Maurizio Belpietro". "Un gruppo di manifestanti - si legge in una nota del cdr - intorno alle 20, si è staccato dal corteo partito da piazza San Babila ed ha iniziato a bersagliare con petardi e fumogeni la sede di viale Majno. Nel corso dell'attacco è stata danneggiata una telecamera e il citofono del palazzo ed è stato imbrattato il portone con la scritta 'Giornalisti terroristi'". "L'intimidazione nei confronti della stampa è il primo segnale di una minaccia alla democrazia e alla libertà dell'informazione", ha dichiarato il presidente dell'Alg Giovanni Negri, esprimendo la solidarietà del sindacato lombardo ai colleghi di Libero.

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