rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Nuova linea M5 lilla: otto minuti per percorrere l'asse Zara-Testi

Dalle richieste (ottocentesche) per l'illuminazione all'esigenza (contemporanea) della velocità

Il consigliere comunale Giovanni Battista Pirelli forse non avrebbe mai sperato tanto: otto minuti per percorrere l'asse che oggi si chiama viale Zara e viale Fulvio Testi, fino a un punto che - nel 1877 - non era già più Milano da diversi chilometri. Il giovane ingegnere, che aveva fondato da poco l'azienda omonima, quell'anno durante un discorso in consiglio non lamentò penuria di mezzi di trasporto, ma altro: "Lungo le linee stradali - disse - che mettono capo a stabilimenti e officine che raccolgono buon numero di operai, obbligati a percorrere quelle strade anche in ore di notte, l'illuminazione o manca affatto o è insufficiente". E non parlava nemmeno della sua fabbrica, che era ancora in via Ponte Seveso (si sarebbe trasferita in Bicocca solo nel '900).

Altri tempi. Il capitale cominciava a cercare spazi grandi nella nuova periferia di Milano ove impiantare gli stabilimenti. La stessa Bicocca, che poi divenne simbolo nazionale dell'industria e delle fabbriche, oggi non è più tale. Vittorio Gregotti l'ha ridisegnata rispettandone l'identità legata al lavoro (ma del terziario) e accompagnandola a un'identità nuova, quella dello studio universitario, mentre (negli anni '90 del XX secolo) la Statale cominciava a essere stretta.

E se il Pirelli si riferiva ai milanesi che si recavano a lavorare (a piedi) in periferia, oggi lo scambio è diventato duplice: da un lato sempre verso gli uffici e l'università, dall'altro verso la città, in questo caso dall'asse che proviene da Lecco e dalla Brianza. Cambiano anche i problemi: ieri l'illuminazione, oggi la velocità del trasferimento. Ed ecco l'agognata "Lilla", la quarta metropolitana di questa strana Milano post-moderna che riesce a realizzare la linea 5 prima della linea 4. Otto minuti dal confine con Sesto all'interscambio con la linea 3 a Zara, e tra qualche mese fino a Garibaldi. Utile per arrivare all'ospedale Niguarda, a tutta la Bicocca e al Cto, il centro traumatologico. Utile ai pendolari che vengono da nord. Utile indirettamente a tutta Milano, non solo perché si tratta di un primo tratto a cui seguiranno il Garibaldi - San Siro e, forse, il prolungamento verso Monza a nord e verso Settimo Milanese a ovest, ma anche perché una nuova infrastruttura è una carta in più da giocare sulla competizione internazionale tra città.

E che infrastruttura: completamente automatizzata, con le "porte di banchina" che si apriranno all'allineamento del treno, con frequenze di treni molto alte che consentiranno il trasporto di circa 24mila persone all'ora. Il tratto Bignami-Zara doveva essere inaugurato nel 2012: si prevedeva il viaggio inaugurale in occasione della visita del Papa a Milano. Il ritardo è (considerando la tradizione "all'italiana") tutto sommato accettabile, anche se dal 1 novembre 2012 il consorzio di imprese che ha realizzato la linea paga al comune qualcosa come 30mila euro di penale per ogni giorno di ritardo.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nuova linea M5 lilla: otto minuti per percorrere l'asse Zara-Testi

MilanoToday è in caricamento