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Cronaca San Siro / Via Giovanni Fantoni

Entrano nella loro casa 3 anni dopo averla comprata: era stata occupata finora, 2 arresti

L'abitazione della famiglia turca - acquistata il 4 agosto 2015 - è liberata. I proprietari, regolari in Italia e titolari di un esercizio commerciale, finalmente potranno trasferirsi a casa

Non hanno messo piede nella loro abitazione comprata regolarmente dalla banca per tre lunghissimi anni. Non per loro scelta ma perché i precedenti proprietari, una famiglia egiziana che si era vista pignorare la casa dall'istituto di credito, si era da sempre rifiutata di abbandonare l'appartamento. Nonostante le denunce presentate dai nuovi e legittimi proprietari, una famiglia turca, che nel frattempo avevano dovuto trovare un'alternativa, non senza sacrifici economici.

Una situazione che sembrava senza via d'uscita ma 'risolta' dai carabinieri del Nucleo Radiomobile di Milano, che hanno arrestato gli occupanti abusivi - padre 46enne e figlio 21enne - per furto in concorso di energia elettrica e violazione di domicilio. 

L'epilogo della lunga vicenda arriva venerdì pomeriggio, attorno alle 17. A quell'ora una signora turca di 30 anni chiama i carabinieri perché intenzionata a prendere possesso della sua abitazione. La pattuglia arriva in via Fantoni, zona Gambara a Milano, e dopo aver ascoltato il suo racconto prova a capire se nell'abitazione - pignorata dalla banca nel 2010 - ci sia qualcuno. Uno dei militari nota che dei due contatori all'ingresso solo uno è in funzione mentre stranamente i due appartamenti presenti nel pianerottolo hanno elettrodomestici in funzione. L'allacciamento abusivo però non è così evidente. 

Nemmeno i tecnici di Unareti riescono a capire subito dove abbiano collegato i cavi. Ci riescono solo grazie a strumenti specifici in loro possesso e scoprono che gli occupanti abusivi avevano rotto i sigilli della scatola di derivazione dell'energia elettrica e lì avevano fatto l'allaccio. Il padre 46enne, che di professione fa il muratore, aveva poi fatto un ottimo lavoro di muratura ad hoc tale da nascondere anche agli occhi più esperti il punto esatto dove avevano manomesso l'impianto. L'uomo, senza precedenti penali, e il figlio, che invece era noto per droga e reati contro il patrimonio, finiscono in manette. 

L'abitazione della famiglia turca - acquistata il 4 agosto 2015 - è liberata. I proprietari, regolari in Italia e titolari di un esercizio commerciale, finalmente potranno trasferirsi a casa loro.

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