Casa popolare regolarmente assegnata: occupata da rom incinta, non sgomberata

Un alloggio regolarmente assegnato è stato occupato abusivamente giovedì 24 novembre in via Polesine 6, palazzina Aler in zona Corvetto. L'occupante è una donna di etnia rom, incinta al quinto mese di gravidanza. Con lei anche un'altra donna ed un minorenne. L'alloggio non risulta ancora sgomberato.

Un primo intervento ad opera degli ispettori di Aler e dei carabinieri si è avuto nello stesso pomeriggio di giovedì, intorno alle sette meno venti. Ma la donna incinta ha accusato un malore ed è stata anche chiamata l'ambulanza. Di conseguenza i carabinieri hanno deciso di non procedere con lo sgombero in flagranza.

L'indomani si è ripetuta la procedura ma, questa volta, era presente anche la regolare assegnataria dell'alloggio, una donna di 50 anni. Anche venerdì, però, la donna incinta si è sentita male, per cui non si è nuovamente proceduto allo sgombero. La 50enne ha comunque sporto querela e i carabinieri hanno denunciato le due donne per occupazione di terreni altrui.

«Lo stabile è un covo di abusivi, morosi, gente agli arrestsi domiciliari», reagisce Alessandro De Chirico, vice capogruppo vicario di Forza Italia in consiglio comunale. «Si ripropone lo stesso problema. Spero che presto, come proposto dal mio documento approvato dall'intera aula consiliare, si aprano gli 'Alberghi Sociali' utilizzando le strutture pubbliche dismesse per dare ricovero a chi viene sgomberato».

Nel caso specifico, l'alloggio era stato assegnato da poco alla 50enne, e questa non aveva ancora materialmente preso possesso dell'abitazione. In entrambe le giornate, i carabinieri riferiscono di avere verificato con gli assistenti sociali del comune di Milano la possibilità di collocare le due occupanti in adeguate strutture d'accoglienza, ma senza successo per mancanza di posti.