rotate-mobile
Cronaca Porta Romana / Via Friuli, 30

Documenti, soldi e portafogli: tutti gli oggetti smarriti a Milano

Ecco le statistiche sugli oggetti persi e ritrovati nei primi sei mesi dell'anno. C'è tempo dodici mesi per rientrarne in possesso, consultando il sito web del comune

E' il portafogli l'oggetto più smarrito a Milano. Lo dice la statistica diffusa dal comune sugli oggetti smarriti o abbandonati nei primi sei mesi del 2013, dall'ufficio preposto di via Friuli 30. E sono quasi 16mila (per la precisione 15.817) gli oggetti di vario tipo che sono stati persi in città, a cui aggiungere un contante per oltre 17mila euro.

A farla da padrone sono tutti i tipi di documenti: 4.981 tra carte di credito, assegni, libretti di risparmio e le "immancabili" carte di identità e patenti di guida. Poi, come detto, il portafogli (2.276) e borse e borselli (714). I milanesi perdono anche molte chiavi: ben 615.

Quanto agli oggetti di tipo tecnologico, sono circa 500: soprattutto telefoni cellulari (341), poi computer, tablet e navigatori (79), ma anche macchine fotografiche e videocamere (26). Relativamente pochi, invece, i gioielli: in tutto 139, tra cui 38 orologi, 28 anelli, 28 braccialetti, 19 orecchini, 15 collane. E per quanto riguarda gli accessori, i "padroni" sono cappelli e sciarpe (349), poi gli occhiali (202). E non sono mancati sei strumenti musicali.

Già restituito ai legittimi proprietari circa un terzo degli oggetti. Anche se le percentuali variano: ad esempio, dei cappelli e sciarpe ne sono stati restituiti solo 5, cioè l'1,43%. Ma c'è tempo fino a dodici mesi per reclamarli, telefonando in via Friuli 30 (l'ufficio ha ricevuto una media di 160 chiamate al giorno nei primi sei mesi del 2013) o consultando la pagina "Ritrovare un oggetto smarrito" sul sito web del comune di Milano (area "come fare per"). Altra via per i documenti: poiché è indicato un nominativo, sono gli stessi dipendenti dell'ufficio a mettersi in contatto con il proprietario.

E infine i casi più curiosi. Il comune cita quello di uno zaino perso da un giovane italo-canadese che aveva contattato gli uffici dichiarando di avere smarrito una borsa con pc, fotocamera e altri materiali tecnologici, fornendo però descrizioni troppo vaghe. Il funzionario gli ha allora chiesto la password del computer, un'informazione che solo il legittimo proprietario poteva conoscere. E poiché il ragazzo la conosceva, è tornato in possesso dello zaino.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Documenti, soldi e portafogli: tutti gli oggetti smarriti a Milano

MilanoToday è in caricamento