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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Lorenteggio / Via Lorenteggio

Omicidio Anna De Santis: uccisa per questione di soldi in famiglia

Figlia e genero accusati dell'omicidio premeditato. Secondo i carabinieri, alla base ci sarebbero litigi legati a richieste di denaro. E il vizio del gioco

Avrebbe confessato l'omicidio Gianni D'Agostino, convivente della figlia di Anna De Santis, la 77enne trovata morta a Cesano Boscone l'11 dicembre 2013. Anche Daniela Angela Albano, figlia della donna, potrebbe confessare nel giro di poco tempo. I carabinieri hanno fermato figlia e genero alle due del pomeriggio di giovedì 19 dicembre: la coppia non si sarebbe mostrata sorpresa del fermo. Secondo i militari, la signora De Santis sarebbe stata uccisa il 5 dicembre con premeditazione. A quel giorno risalgono le ultime immagini di videosorveglianza disponibili: la donna era presso il Bingo di via Lorenteggio, non lontano dall'abitazione.

La donna è morta per soffocamento: chi l'ha uccisa le ha chiuso sulla testa un sacchetto di plastica, all'interno della casa in affitto in cui vivevano la stessa De Santis, la figlia, il genero e i due figli della coppia. Ancora non del tutto chiariti i moventi, che nascono comunque dalla difficile situazione economica e di convivenza domestica che, secondo quanto si apprende, il genero avrebbe definito "insopportabile".

Molto probabilmente, comunque, le ragioni sono da ricercarsi soprattutto nel vizio del gioco. Gianni D'Agostino, ex magazziniere in Autogrill, recentemente ha perso il posto di lavoro. Daniela Angela Albano era senza lavoro. Anna De Santis godeva di una sua pensione e di una pensione di reversibilità, inoltre era proprietaria di un appartamento in Abruzzo. E' possibile che la coppia avanzasse pretese economiche e che questo fosse motivo di litigi all'interno del nucleo familiare. Recentemente, tra l'altro, la coppia avrebbe preso alcuni gioielli della vittima e li avrebbe rivenduti a negozi di compravendita di oro: i carabinieri avrebbero già fatto le verifiche su questo punto.

Il comandante dei carabinieri Massimo Stefanizzi ha parlato di errori in tentativi di depistaggio, come un racconto di un litigio tra Anna De Santis e l'altro figlio maschio, o anche l'attribuzione di responsabilità all'uomo che ha materialmente scoperto il cadavere.

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