rotate-mobile
Cronaca

Omicidio in via Brioschi: Alessandro Garlaschi non risponde alle domande del gip

Si avvale della facoltà di non rispondere, all'interrogatorio di garanzia, il tranviere 39enne accusato di avere ucciso in casa sua la 19enne Jessica Faoro

Il gip di Milano Anna Calabi si prepara a convalidare il fermo di Alessandro Garlaschi, il tranviere di 39 anni sotto accusa per avere ucciso nel proprio appartamento, in via Brioschi, Jessica Valentina Faoro, sua ospite. E disporrà la custodia cautelare in carcere. Garlaschi è accusato di omicidio volontario e, al gip, ha scelto di non rispondere alle domande, così come aveva fatto con il pubblico ministero quando è stato fermato nella sua abitazione poche ore dopo la tragedia.

Omicidio in via Brioschi (Foto Mesa Paniagua/MilanoToday)

Da quel che è emerso, ha invece parlato a lungo col pm la moglie del tranviere, risultata del tutto estranea all'omicidio. Quella notte, come è noto, la donna era andata a dormire da sua madre; non sarebbe stata la prima volta. Garlaschi e Jessica (che forse credeva che quella donna non fosse la moglie ma la sorella del tranviere) s'erano trovati da soli in casa anche l'1 febbraio, quando - durante il sonno - c'era stato un tentativo di approccio dell'uomo e la giovane era scappata fuori dall'appartamento chiamando i carabinieri.

Poi Jessica era tornata in quella casa dove, pochi giorni dopo, presumibilmente in seguito ad un altro approccio sessuale respinto, ha trovato la morte. Sul fatto l'uomo ha solo detto agli investigatori di avere avuto una discussione su un film da guardare, poi la ragazza avrebbe afferrato un coltello, lui l'avrebbe "girato" verso di lei e l'avrebbe colpita. Una versione a cui però nessuno crede in ambienti investigativi.

L'ultimo messaggio prima dell'omicidio

Gli investigatori stanno cercando di ricostruire con esattezza quanto è accaduto nell'appartamento di Garlaschi in via Brioschi. Nutrono forti dubbi rispetto alle uniche spiegazioni fornite dall'uomo ai poliziotti. Cioè che avessero litigato per la visione di un film e che la ragazza avesse afferrato un coltello puntandolo contro l'uomo, che l'avrebbe prima disarmata e poi uccisa con una serie di coltellate.

Le telecamere di sorveglianza della zona hanno ripreso Garlaschi uscire insieme alla moglie (per accompagnarla dalla madre di lei), poi rientrare da solo e, poco dopo, hanno immortalato anche il rientro di Jessica. 

Gli investigatori hanno anche in mano l'ultimo messaggio Whatsapp che Jessica ha inviato a Garlaschi, in piena notte: "Ridammi la stanza, ho bisogno di dormire". Era tardi e Garlaschi si trovava quindi nella stanza che aveva subaffittato alla giovane. Che invece era in un altro punto della casa. 

Alessandro, il tranviere noto per gli incidenti in tram

Un paio di colleghi dell'uomo, che hanno chiesto di restare anonimi, hanno riferito a MilanoToday che in azienda, dove lavorava dal 2004, era noto per l'alto tasso d'incidenti: "Se credeva di avere ragione, non si fermava. Famoso l'incidente con la polizia locale in via Lanza, quando ha buttato il tram contro una pattuglia dei ghisa. Ma ha distrutto anche Porsche e tante auto in giro. Si rifiutava di guidare il tram - negli ultimi anni manovrava il 15 - se non era tutto perfetto, come voleva lui. L'azienda lo aveva anche 'portato' giù dal mezzo, proprio per il numero elevato di sinistri. Poi era 'tornato su' da non molto". Alessandro Garlaschi, però, avrebbe avuto problemi anche con altri condomini e con la giustizia. "Negli anni passati - hanno riferito i presenti - dopo una storia con una collega e vicina della scala 9, aveva ricevuto una denuncia per stalking da parte della donna, nel 2013. Poi si era rappacificato con la moglie e aveva deciso di traslocare alla 11". Sembrava tornata la serenità fino alla mattina del 7 febbraio.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Omicidio in via Brioschi: Alessandro Garlaschi non risponde alle domande del gip

MilanoToday è in caricamento