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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Cesano Boscone / Via Piero Gobetti

Omicidio a Cesano Boscone: arrestato il killer grazie a Facebook

L'uomo ferì con un coltello Davide Caccamo durante una lite scaturita per motivi di gelosia

Antonio Murgia di 38 anni, nato ad Abbiategrasso e domiciliato a Certosa, Pavia, è stato fermato per omicidio dai carabinieri della compagnia di Corsico (Milano). L'uomo, noto pusher con diversi precedenti, è accusato di aver ucciso Davide Caccamo, 35 anni, accoltellato a morte in via Brunelleschi a Cesano Boscone, nel Milanese. Alla base del delitto, secondo quanto ammesso dallo stesso fermato ai militari che lo hanno portato via, ci sarebbe la gelosia. Caccamo era l'ex fidanzato dell'attuale compagna 27enne di Murgia e da un po' di tempo era tornato a farsi vivo, infastidendola con insistenza.

Una versione, quest'ultima, che tuttavia non convince pienamente gli investigatori che non escludono che la lite, scoppiata la notte tre sabato 29 e domenica 29 giugno, sia dovuta anche ad un debito di droga. Secondo i carabinieri la vittima era un abituale consumatore e forse si era rifornito da Murgia con il quale quella notte aveva un appuntamento al quale era presente anche la donna (che al momento non risulta indagata).

Il ferito era stato trovato in un lago di sangue e con l'arteria femorale recisa da un fendente. Nonostante i soccorsi, è morto quasi una settimana dopo all'ospedale San Carlo. L'arma, un coltello da cucina lungo 20 centimetri, è stata ritrovata ancora sporca di sangue nei pressi di un torrente a Certosa. Ad indicare il luogo è stato lo stesso Murgia.

Per arrivare al killer i carabinieri della Stazione di Cesano Boscone si sono serviti anche di Facebook: quella notte, dopo la rissa, un ragazzo molto preoccupato si era avvicinato ai militari sul luogo del delitto e aveva chiesto informazioni sulle condizioni di sua sorella. Il giovane, fratello della donna 'contesa', pensava infatti che sua sorella fosse rimasta ferita nella rissa.

Dall'identità dell'uomo, attraverso Facebook, i carabinieri hanno ritrovato il profilo della sorella e quello del suo compagno. Lei, in particolare, venerdì 30 giugno aveva pubblicato alcune fotografie che la ritraevano in compagnia di Murgia a bordo di una Mercedes grigia. Un'auto identica a quella che alcuni testimoni avevano segnalato sul giorno dell'accoltellamento.

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