Uccisero la madre di lei: condanna dimezzata in appello
Il caso nel dicembre del 2013: figlia e genero uccisero la 77enne per procurarsi il denaro da giocare ai videopoker, secondo le indagini
Rei confessi di avere ucciso Anna Immacolata Concetta De Santis nel 2013 a Cesano Boscone, si sono visti ridurre drasticamente la pena in appello da trenta a sedici anni di reclusione. Si tratta della figlia della vittima (Daniela Angela Albano) e del suo compagno (Gianni D'Agostino). L'omicidio avvenne il 5 dicembre 2013, per soffocamento con un cellophane, dopo il pranzo. I due, dopo avere ucciso l'anziana, buttarono il cadavere in un sacco d'immondizia e lo lasciarono per tutta la notte sul balcone. Infine lo abbandonarono in un cantiere edile. L'11 dicembre venne ritrovato il tutto.
Secondo le indagini, la figlia e il compagno uccisero la De Santis per impossessarsi di alcune migliaia di euro in contanti e anche per "coprire" il furto di alcuni gioielli nel frattempo rivenduti ad un Compro Oro. Secondo quanto emerso, la coppia era disoccupata e sperperava il proprio denaro nel gioco d'azzardo pur avendo due figli che vivevano insieme a loro nella casa della De Santis.
Entrambi furono condannati a trent'anni col rito abbreviato (e dunque con lo sconto di un terzo della pena) e fecero ricorso in appello: i giudici di secondo grado hanno riconosciuto le attenuanti generiche per la coppia ed anche escluso l'aggravante dei futili motivi, secondo quanto si apprende. Di qui il dimezzamento della pena.