Omicidio Lea Garofalo, in Aula la figlia Denise
Sentita sul riconoscimento dei gioielli trovati vicino alle ossa della madre
L'interrogatorio di Carlo Cosco al processo d'appello è stato fissato per il 16 aprile. Come si ricorderà, l'ex compagno di Lea Garofalo nelle scorse udienze ha ammesso, con dichiarazioni spontanee, di avere ucciso Lea e ha aggiunto di sperare nel perdono della loro figlia Denise (che aveva risposto: "Ora mio padre dica tutta la verità").
Si è nel frattempo concluso il contro-esame di Carmine Venturino, pentito dopo avere partecipato all'operazione ed essere stato anch'egli condannato all'ergastolo in primo grado.
Venerdì 12 è stata anche la volta della stessa Denise Garofalo, sentita per riconoscere i gioielli trovati in un tombino insieme ai frammenti di ossa della madre Lea. La ragazza ha riferito di un coltellino di piccole dimensioni ("Ce l'aveva sempre", ha detto) e di una collana. La permanenza in aula di Denise è durata soltanto pochi minuti, a pochi metri di distanza dalla gabbia dove sono detenuti gli imputati, tra cui il padre. E riferendosi proprio a lui, Denise ha affermato: "Poco dopo la scomparsa di mia madre, ha avuto la brillante idea di organizzare la festa del mio 18simo compleanno, ma non ci sono andata".