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Cronaca

Uccise Jessica Faoro, il gip: "Brutale violenza omicida per 'no' a giochi erotici"

Nelle motivazioni della sentenza si parla di una "lucida volontà criminale" esplosa in "tutta la sua brutale violenza"

"Lucida volontà criminale" esplosa " in "tutta la sua brutale violenza" per il "rifiuto" di Jessica Faoro di "intrattenere (...) i giochi erotici da lui pretesi". Questa secondo la sentenza del gip, la dinamica che ha scatenato "la furia omicida" di Alessandro Garlaschi, il tranviere 39 anni che uccise brutalmente Jessica Valentina Faoro all'interno del proprio appartamento di via Brioschi.

Omicidio in via Brioschi (Foto Mesa Paniagua/MilanoToday)

Il delitto

Garlaschi è stato condannato in abbreviato all'ergastolo per aver ucciso con 85 coltellate e tentato di bruciare il corpo della ragazza di soli 19 anni lo scorso 7 febbraio. A scriverlo il giudice dell'udienza preliminare Alessandra Cecchelli nelle motivazioni della sentenza.

La vittima, madre di una bambina di 3 anni data in adozione, aveva vissuto per anni in alcune comunità alloggio per minori, dove aveva anche conosciuto il suo fidanzato, ma a febbraio 2018 non aveva dove dormire e aveva conosciuto il tranviere, che aveva proposto di ospitarla.

Tensione ai funerali di Jessica Faoro

A cavallo tra gennaio e febbraio 2018, Jessica aveva manifestato l'intenzione di andarsene dalla casa dell'uomo che poi l'avrebbe uccisa, chiamando anche i carabinieri, in seguito ad un episodio di molestie. Ma poi la giovane aveva cambiato idea. La notte dell'omicidio di Jessica, la moglie di Garlaschi (presunta sorella, per quel che ne sapeva la 19enne) era andata a dormire a Segrate dai suoi genitori.

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