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Cronaca Rodano / Via Giacomo Matteotti

Ladro ucciso a Rodano: "Classico caso di legittima difesa"

A dirlo è il procuratore aggiunto della procura della Repubblica di Milano, Alberto Nobili, parlando delle indagini riguardo l'episodio di martedì sera a Rodano

"Si sta operando nel classico caso di difesa legittima". A dirlo è il procuratore aggiunto della procura della Repubblica di Milano, Alberto Nobili, parlando delle indagini riguardo l'episodio di martedì sera a Rodano.

Nobili insieme alla collega Grazia Colacicco sta indagando sulla morte del malvivente albanese (chi era il pericoloso bandito) che si è introdotto insieme ad alcuni complici in una villetta dell'hinterland milanese, e che è rimasto ucciso da un colpo di pistola esploso dal padrone di casa, il commerciante di gioielli Rodolfo Corrazzo (video: l'intervista al gioielliere).

Il magistrato ha chiarito che, sulla base di quanto emerso dai primi accertamenti, sarebbero uno decina i colpi di pistola esplosi all'interno della villa di due piani dove il commerciante vive insieme alla sua famiglia. Circostanza, questa, che sembrerebbe confermare la versione dei fatti fornita agli inquirenti dallo stesso Corrazzo, che ha assicurato di aver sparato per legittima difesa soltanto dopo essere stato aggredito dai banditi che avevano già sparato diversi colpi di pistola contro di lui.

Anche i vicini di casa hanno parlato esplicitamente di "sparatoria" soprattutto per l'elevato numero di colpi esplosi nella villa di Corrazzo. Anche da questo si spiega la prudenza degli inquirenti che non hanno ancora formalizzato nessuna ipotesi di reato a carico di Corrazzo.

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