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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Lorenteggio / Via Gonin

Uccidono il vicino di casa a martellate: padre e figlio usciranno 15 anni prima dal carcere

"I giudici hanno compreso la situazione di esasperazione e hanno avuto compassione"

Usciranno quindici anni prima dal carcere, dove resteranno quindici anni anzi che trenta. Sono state dimezzate in secondo grado le pene per Gaetano Teofilo e per il figlio Mattia, accusati di avere ucciso a colpi di martello e coltellate il vicino di casa Stefano Epis, a marzo 2015 (LA RICOSTRUZIONE DELL'EFFERATO OMICIDIO).

I giudici della prima sezione della Corte d'Assise d'Appello di Milano hanno escluso l'aggravante dei futili motivi e hanno condannato Teofilo e il figlio ventenne rispettivamente a quindici anni e a quattordici anni di reclusione.

In primo grado, con rito abbreviato, i due erano stati condannati a trent'anni. Secondo l'accusa, padre e figlio avrebbero ammazzato Epis per una serie di minacce rivolte da quest'ultimo alla famiglia a causa del pianto del figlio di tre anni di Gaetano Teofilo e dell'abbaiare del loro cane.

"Capisco la Corte che non ha potuto non tenere in considerazione la confessione (poi ritrattata, ndr) di Mattia - ha detto Robert Ranieli, legale dei due imputati -. Ma i giudici hanno compreso la situazione di esasperazione che si era creata e hanno avuto compassione".

IL GIORNO DEL'OMICIDIO E LA CONFESSIONE

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