Omicidio del professore Manesco: confessa uno dei due killer
Adriano Manesco era stato ucciso ad agosto 2014
"Gianluca Civardi e Paolo Grassi avevano premeditato non solo l’omicidio di Adriano Manesco, ma anche di far sparire il suo cadavere facendolo a pezzi. Lo hanno fatto da professionisti, con una freddezza preoccupante, utilizzando accorgimenti per sviare le indagini". Ne erano convinti gli inquirenti del "delitto del cassonetto” come ormai è stato ribattezzato nell’ambiente investigativo (video dei killer col corpo in valigia). Ed è arrivata la conferma dalla confessione di Paolo Grassi, ben dopo sette mesi di carcere.
Il movente del delitto? Economico. I due volevano sostituirsi a Manesco facendo credere che se ne fosse andato, come spesso faceva per lunghi periodi, in Thailandia.
I due giovani - scrive Il Giorno - volevano aprire un’agenzia di viaggi con sede a Bangkok che facesse conoscere meglio la Thailandia agli italiani. E lo volevano fare sfruttando conoscenze e pensione dell’anziano professore che a Bangkok aveva insegnato per 15 anni. Una pensione che già in parte confluiva sulle carte di credito a loro intestate, un flusso di denaro che Grassi e Civardi maneggiavano con disinvoltura.
Il professore era convinto di poter diventare socio dei due ma in realtà doveva sparire. Grassi ha dichiarato di non aver ucciso materialmente l'anziano e di essersi allontanato mentre Gianluca lo accoltellava perché non sopportava la vista del sangue. Ha detto si aver partecipato all'occultamento del cadavere. Adesso per Grassi è prevedibile un processo con rito abbreviato mentre per il suo amico ci sarà una consulenza psichiatrica.