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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Motta Visconti / Via Giuseppe Ungaretti

Uccise moglie e figli a Motta Visconti: non avrà l'ergastolo

Concesso il rito abbreviato (con sconto di un terzo della pena) per Carlo Lissi, reo confesso della strage familiare. Il processo è iniziato

Carlo Lissi sarà giudicato col rito abbreviato, quindi con uno sconto di un terzo della pena. La domanda, presentata dal suo avvocato, è stata accolta dal gup di Pavia Luisella Perulli martedì mattina. Si tratta dell'uomo che - a Motta Visconti, la sera di sabato 14 giugno 2014 - uccise la moglie Maria Cristina Omes e i figli Giulia (cinque anni) e Gabriele (venti mesi) a colpi di coltello.

In aula c'era la madre di Maria Cristina, Giuseppina Redaelli, che comprensibilmente ha avuto parole molto dure per il genero. 

La ragione del gesto, secondo quanto confessato dallo stesso Lissi recentemente, sta nella "sbandata" che lui aveva avuto - non ricambiata - per una sua collega di lavoro. Ai magistrati, Lissi ha detto che si sentiva "follemente innamorato" di quella donna, e che aveva timore che la separazione dalla moglie procurasse conseguenze negative come la perdita d'affetto da parte dei propri figli verso di lui. Il legale dell'uomo ha detto che Lissi "è molto afflitto e disposto a espiare la giusta pena per le sue responsabilità".

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