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Cronaca Ortomercato / Via Cesare Lombroso

Accoltella un uomo all'Ortomercato e tenta di buttarsi da una finestra prima dell'arresto

L'uomo è stato arrestato dagli agenti del Commissariato Mecenate. Si indaga per fare luce

Poco prima delle 9 di venerdì, quasi 5 ore dopo l'aggressione, gli agenti del Commissariato Mecenate lo hanno arrestato salvandolo da un tentativo di suicidio. L'uomo, dopo aver aperto la porta del suo appartamento in via Giacinto Mompiani, aveva corso verso la finestra della stanza da letto spalancata e si era lanciato dal terzo piano. La velocità dei tre poliziotti presenti ha permesso di acchiapparlo al volo, quando ormai l'uomo era nel vuoto. E le sue prime parole sono state un'ammissione: "E' morto? L'ho ammazzato?". 

Facciamo un passo indietro. Attorno all'alba di quel venerdì, tra le 3 e le 4, alla polizia era arrivata la segnalazione dal 118 di una persona accoltellata alla schiena davanti all'Ortomercato di via Lombroso. Il ferito, un cittadino marocchino di 37 anni, aveva perso i sensi ed era stato trasportato all'ospedale d'urgenza. E solo per una questione di millimetri le conseguenze della coltellata non erano state mortali, come riferito dai medici agli investigatori del Commissariato, guidati da Elisabetta Silvetti.

Video: ecco il momento dell'aggressione

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Testimoni e immagini delle telecamere di sorveglianze rivelano, fin dalle prime battute, l'identità dell'aggressore. Si tratta anche in quel caso di un uomo originario del Marocco. Entrambe le persone coinvolte lavorano come dipendenti presso due ditte del mercato. Per motivi ancora da chiarire, i due - e qui sono le immagini video a certificarlo - erano usciti insieme dai tornelli del mercato e pochi istanti dopo era scattato il tentato omicidio. In un video è possibile vedere il momento in cui il 37enne crolla a terra ed un vigilante chiama i soccorsi.

Così, poche ore dopo, gli uomini del Commissariato bussano alla porta dell'appartamento del sospettato. In casa pare non esserci nessuno ma i poliziotti restano appostati in attesa. Nel frattempo altri agenti aspettano in ospedale che il ferito riprenda i sensi. Finalmente, attorno alle 8, è la vittima stessa a confermare il nome del suo aggressore e corrisponde all'indiziato. In via Mompiani allora intervengono i vigili del fuoco per aprire la serratura dell'abitazione. Solo allora, l'uomo barricato fino a quel momento in silenzio in casa si decide ad aprire. Poi racconta di aver gettato il coltello - quello usato per aprire le cassette della frutta -  in un cassonetto di via Vismara. L'arma viene ritrovata ancora sporca di sangue. 

Sui motivi dell'aggressione per il momento restano aperte varie piste investigative. I protagonisti hanno riferito semplicemente di insultarsi a vicenda da tempo. In particolare il 33enne ha detto di essere stato spesso preso di mira dal 37enne. Una versione che non convince del tutto i detective di Mecenate: visti i trascorsi giudiziari dell'arrestato e che la vittima avesse 1.700 euro in tasca al momento dell'accoltellamento. Il sospetto è che dietro le beghe tra i due ci possa essere un debito legato ad un affare illecito.

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