Edgar, buttato nel Lambro e ucciso: condannati due pandilleros del Barrio 18
I due sono stati condannati per omicidio preterintenzionale a 14 anni e 11 anni e otto mesi di carcere
Due sentenze, oltre 25 anni di reclusione. Sono stati condannati per omicidio preterintenzionale i due pandilleros del Barrio 18 che a giugno 2019 erano stati fermati per l'omicidio di Edgar Luis Calderon Gonzalez, 32enne peruviano che il 2 giugno sera era stato rapinato, pestato a sangue e buttato nel Lambro al termine di una grigliata al parco.
Nella giornata di lunedì 3 febbraio il gup del tribunale di Milano, Anna Magelli, al termine del processo svoltosi con rito abbreviato ha condannato i due salvadoregni a a 14 anni e 11 anni e otto mesi di carcere. Il pm Sergio Spadaro aveva chiesto 16 anni di carcere a entrambi.
L'omicidio al Parco Lambro
L’omicidio — secondo quanto ricostruito dagli investigatori — non era maturato nell’ambito di uno scontro tra gang, ma era arrivato al termine di un tentativo di rapina. Edgar e due suoi amici erano stati fermati in via Feltre, all'uscita del parco Lambro, e il 32enne era stato minacciato con un coltello. L'uomo aveva reagito e a quel punto era stato massacrato di botte e buttato nel fiume, dove - stando ai risultati dell'autopsia - era morto per annegamento, probabilmente perché stordito dai colpi e senza la forza di mettersi in salvo.
Le indagini della questura
Il lavoro degli investigatori della Omicidi era partito da un frame di una telecamera di sorveglianza, che aveva ripreso i due aggressori mentre salivano a bordo di una Toyota Yaris ultimo modello. Gli agenti avevano quindi analizzato le oltre 5mila targhe che potevano in qualche modo corrispondere alla vettura e sono arrivati al più giovane dei salvadoregni, che ha alle spalle un tentato omicidio di quando era ancora minorenne.
L'intestatario di quella macchina, infatti, era proprio lui, che lo scorso 5 giugno - tre giorni dopo l'omicidio - era già finito in Questura perché fermato durante una rissa tra 15 persone al parco della Martesana prima di essere rilasciato perché l'indagine era ancora in corso.