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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Pozzo d'Adda

Pozzo d'Adda, il processo per l'omicidio della compagna: negata la perizia psichiatrica

L'omicidio nel settembre 2019

Pochi giorni prima l'aveva strattonata per i capelli. E lei, Charlotte Akassi Yapi, ivoriana (ma cresciuta nel Bergamasco) di 26 anni, non lo aveva denunciato. Poi, il 24 settembre 2019, l'ha strangolata fino a farla morire. Il compagno della donna, di vent'anni più grande, è in carcere da allora, arrestato per l'omicidio; è ora in corso il processo. Pressoché scontata la condanna: per l'uomo è stata respinta la richiesta di una perizia psichiatrica, con cui la difesa puntava ad una qualche incapacità d'intendere e/o volere.

Quella notte, l'uomo aveva picchiato la compagna e poi l'aveva strangolata fino alla morte; poi aveva progettato di togliersi la vita e aveva chiamato l'ex moglie. Infine s'era inferto una coltellata al petto, senza però prendere il cuore. L'ex moglie ha chiamato i soccorsi che si sono precipitati nell'abitazione di Pozzo d'Adda, scoprendo il cadavere della ragazza e salvando l'uomo. 

Negli ultimi tempi la coppia aveva avuto diverse discussioni e litigi, e per due volte i carabinieri erano intervenuti. La prima nel mese di settembre del 2018, con entrambi finiti al pronto soccorso ma nessuna denuncia presentata: stessa cosa qualche giorno prima dell'omicidio, quando la donna aveva deciso di soprassedere e non querelare il compagno. 

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