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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Stazione Centrale / Via Luigi Settembrini

Omicidio professore Manesco: nessuna traccia "di un terzo uomo"

Dalle telecamere di sorveglianza i due accusati sembrerebbero portare "da soli" il cadavere martoriato vicino ai cassonetti. E non rispondono alle domande del gip

Nessuna traccia di un terzo uomo. Spunta un video, da una telecamera di sorveglianza a Lodi, dove ci sono due persone trascinare i due trolley dove all'interno ci sono i resti martoriati del professor Adriano Manesco. 

Potrebbero essere Paolo Grassi e Gianluca Civardi, 30enni piacentini, accusati di aver smembrato la vittima. Ma non si vede alcuna terza persona. 

I due sono in carcere, con la convalida dell'arresto martedì. Sono accusati di essere coinvolti - con movente ancora sconosciuto - nell'omicidio del 77enne, ex docente milanese di Estetica, trovato tra sabato e domenica vicino a dei cassonetti in via Gandini a Lodi.

Uno dei due accusati avrebbe detto agli inquirenti che sarebbero "stati costretti" da un terzo uomo a disfarsi del cadavere. Ma per ora non c'è traccia.  

Davanti al giudice, martedì, sia Civardi (difeso dagli avvocati Andrea Bazzani e Francesca Cotani), sia Paolo Grassi (assistito da Alessandro Stampais) hanno scelto di non rispondere alle domande. Nel pomeriggio il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l’arresto e i due ragazzi rimarranno in carcere. 

Nel frattempo la Scientifica di via Fatebenefratelli sta passando al setaccio la casa di via Settembrini dove si presume sia stato ucciso il professore, alla ricerca di tracce di Dna. Secondo una ricostruzione, l'abitazione sarebbe stata ripulita. 

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