Strangolò prostituta in motel e la abbandonò in campagna: "Non sono una persona violenta"
Attesa per venerdì 27 marzo la sentenza
Chiede perdono a tutti e spiega di non essere mai stata una persona violenta. E' a processo, accusato di avere strangolato, nel settembre del 2013, una ragazza di 18 anni, Lavinia Simona Aiolaiei, in un motel del Varesotto e poi di averla portata - cadavere - in un altro motel (in provincia di Lodi), dove ha consumato rapporti sessuali con il corpo senza vita per poi abbandonarlo in aperta campagna.
La sentenza è attesa per venerdì 27 marzo. Lui, Andrea Pizzocolo, aresino di 42 anni, era stato individuato dopo brevi indagini. Secondo quanto è emerso dall'inchiesta, ha anche filmato i rapporti avuti col cadavere della giovanissima escort. Prima che i giudici si ritirassero in camera di consiglio, ha rilasciato alcune dichiarazioni spontanee, spiegando di non ricordare nulla di quella drammatica notte perché era sotto effetto della cocaina. "Dopo l'arresto - ha continuato - mi è venuta la nausea per il sesso e per le droghe".
Pizzocolo ha chiesto scusa a tutti, "anche alla famiglia di Lavinia", e ha rivelato di continuare a pensare a quella notte ogni secondo. Il pubblico ministero ha chiesto l'ergastolo.