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Cronaca Cenisio Monumentale / Via Grigna

Anziana morta in casa: la figlia accusata di omicidio volontario

Le indagini. La figlia ha lasciato alcune lettere in cui spiega di volersi togliere la vita. Lei è tuttora ricoverata in ospedale

Ha assunto i contorni dell'omicidio volontario il dramma di via Grigna. Come si ricorderà, una donna di 82 anni, Natalina Carnelli, è stata trovata morta e sua figlia Silvia Pasotto, convivente, di 60 anni in fin di vita. I carabinieri si sono messi immediatamente al lavoro insieme alla scientifica e, alla fine, hanno formalizzato - insieme alla procura - l'accusa di omicidio volontario per la 60enne. Gli elementi portano tutti a ritenere che abbia ucciso l'anziana madre (su cui non è stato riscontrato alcun segno di violenza) con un cocktail di barbiturici e alcol, presumibilmente inconsapevole di quanto stesse accadendo, per poi (cercare di) togliersi la vita.

Sul tavolo della sala da pranzo sono stati trovati due bicchieri sprochi e alcune lettere - alcune a mano, altre al computer - con cui la 60enne spiegava di voler farla finita. Le lettere sono indirizzate ai parenti più stretti della donna, compresa sua sorella, e contengono anche sommarie volontà testamentarie. 

La 60enne - medico di professione - è tuttora al Sacco per le cure mediche. Secondo le ipotesi degli investigatori, ha preparato due cocktail a base di whisky e barbiturici: uno lo ha somministrato alla madre, l'altro lo ha bevuto lei stessa. L'82enne non è deambulante e soffre di un principio di demenza senile: è quindi possibile che non si sia resa conto di quanto la figlia le stava somministrando. 

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