Prima la lite poi i fendenti. Al collo. Un muratore di 20 anni è stato fermato con la pesante accusa di tentato omicidio dopo aver aggredito il suo datore di lavoro. È successo in via Garibaldi a San Colombano al Lambro (comune a Sud di Milano) nella serata di giovedì 18 marzo.

Tutto è accaduto nell'abitazione del capocantiere dove il 56enne e il 20enne stavano discutendo per motivi lavorativi. Al culmine del litigio il muratore avrebbe impugnato un taglierino e si sarebbe scagliato contro il 56enne colpendolo con alcuni fendenti al collo e allo sterno. Dopo la violenza il giovane era scappato facendo perdere le tracce mentre il 56enne era stato trasportato al pronto soccorso dell'ospedale di Lodi dove i medici, dopo avergli suturato le ferite, lo hanno dimesso con una prognosi di 10 giorni.

I carabinieri della Compagnia di San Donato Milanese sono arrivati all'aggressore grazie alle testimonianze dei famigliari della vittima. Il giovane si era nascosto nel sottotetto della propria abitazione, poco distante dal luogo in cui si è verificata la violenza.

Durante il sopralluogo i detective hanno trovato anche l'arma del delitto e i vestiti sporchi di sangue. Per il 20enne (M.M.M.F.M, queste le sue iniziali), incensurato, sono scattate le manette con l'accusa di tentato omicidio ed è stato trasportato nella casa circondariale di Lodi.