Bimba morta di stenti in casa, la decisione di mamma Alessia in carcere
La donna, che si trova in carcere da luglio scorso, cambia avvocato e strategia difensiva
Nuovo legale, nuova strategia. Alessia Pifferi, la 37enne in carcere da luglio dello scorso anno con l'accusa di aver ucciso la figlioletta di 18 mesi Diana abbandonandola nella loro casa di Ponte Lambro per sei giorni, ha deciso cambiare avvocato. La Pifferi, che da qualche settimana è uscita dall'isolamento ha infatti revocato il mandato ai suoi ormai ex legali nominando al loro posto Fausto Teti, che pare sia lo stesso avvocato della sua compagna di cella. Come primo atto, dopo un colloquio durato circa tre ore, il nuovo difensore ha deciso di chiedere una perizia psichiatrica per valutare la capacità di intendere e di volere della 37enne al momento dei fatti.
Obiettivo è capire se la donna fosse "in sé" quando ha deciso di lasciare la piccola Diana da sola nell'appartamento per sei giorni - come pare fosse successo già in passato - per raggiungere il fidanzato nella Bergamasca, lasciando così morire la bimba di stenti.
Il cambio di difesa è avvenuto nel giorno in cui doveva essere sentita nuovamente dal gip Fabrizio Filice. La scorsa settimana era stata depositata una perizia che ha dimostrato l'assenza di tranquillanti o droghe ne biberon della bimba, confermando una parte della versione fornita dalla donna. Quella di Diana è stata, secondo il parere degli esperti, una lunga agonia. L'autopsia, già depositata nella relazione definitiva, dice che è morta per una gravissima e prolungata disidratazione, aggravata dalle temperature altissime di luglio. Alessia, stando alle indagini, l'avrebbe chiusa in casa con le finestre sigillate, senza aria condizionata, senza cibo e cure.
Il nuovo legale ha chiesto qualche giorno per acquisire e studiare gli atti e l'interrogatorio è stato rinviato all'8 febbraio. Dal punto di vista "oggettivo", ha aggiunto il difensore, il quadro dei fatti "è chiaro" e ora elemento centrale per la difesa, ha ribadito il legale, sarà una richiesta di perizia psichiatrica nel processo, che si terrà davanti alla Corte d'Assise di Milano.