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Omicidi Cerro Maggiore / Via Benedetto Croce

L'ombra di un omicidio sul cadavere carbonizzato trovato a Cerro

Sul caso stanno indagando i carabinieri. Per il momento la vittima non è stata identificata né è chiaro come sia morta

Non c'è un'impronta. Non c'è un brandello di vestiti. Ci sono solo dei resti umani carbonizzati. E proprio da questo unico elemento sono iniziate le indagini dei carabinieri per dare un'identità al cadavere trovato nell'area dell'ex Brenta di Cerro Maggiore nella tarda mattinata di venerdì 21 gennaio.

L'ipotesi più accreditata è quella dell'omicidio e sul caso stanno lavorando i carabinieri del nucleo investigativo di Milano coordinati dalla procura di Busto Arsizio (il fascicolo è tra le mani del pm di turno Massimo De Filippo). Per cercare di dare un nome al cadavere è stato prelevato un campione dal quale verrà estratto il dna. Inoltre i detective stanno passando al setaccio anche le liste delle persone scomparse nella zona.

Non è chiaro chi sia la vittima ma neanche cosa abbia causato il decesso. Per cercare di fare luce su questo aspetto sono stati disposti accertamenti. Non è escluso che l'omicidio sia stato commesso in un altro luogo e che poi il killer abbia trasportato il cadavere fino in via Benedetto Croce per sbarazzarsene.

La zona in cui sono stati trovati i resti umani è abbandonata da oltre un decennio e si trova non lontano dall'autostrada A8 Milano-Varese. Si tratta di un capannone mai terminato circondato da case e altre fabbriche. Un'anonima zona dell'hinterland. Non è particolarmente visibile dall'A8 e non è facilmente accessibile se non da chi abita in zona. E anche su questi dettagli si stanno concentrando gli investigatori.

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