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L'omicidio / Melzo

Uccisa, fatta a pezzi e abbandonata nella vasca da bagno: l'omicidio

La vittima era in stato avanzato di decomposizione ma il cadavere, secondo le indicazioni degli investigatori dei carabinieri, era tagliato in più parti

Omicidio. È questa la strada maestra indicata agli investigatori dei carabinieri dai segni chiari di violenza sul cadavere di Lucia Cipriano. Nonostante il corpo della vittima, un'italiana di 84 anni, fosse ormai in stato avanzato di decomposizione, i segni sono evidenti: il corpo era tagliato in più parti. Per questo, come conferma a MilanoToday il Comando provinciale dei carabinieri di via Moscova, si procede ufficialmente per omicidio.

La tranquilla mattinata di giovedì per i residenti di via Boves a Melzo è finita quando una delle tre figlie della pensionata, che non aveva sue notizie da un po' di tempo, ha alzato il telefono per chiedere aiuto al 112. La donna, 47 anni, è arrivata da Trento perché voleva accertarsi che la madre stesse bene. Informazione che da un po' di tempo una delle sorelle, quella che 'trascorreva' più tempo con la madre, si rifiutava di darle.

Nel giro di poco, la piccola strada residenziale del comune - 12 km a Est da Milano - è diventata il centro di tutto. I carabinieri della Compagnia di Pioltello dopo aver scoperto il cadavere della signora Cipriano, rinvenuto all'interno della vasca da bagno del suo appartamento, hanno isolato il perimetro. Non solo l'abitazione ma anche la via, chiusa per agevolare il lavoro degli investigatori.

Oltre ai militari operativi di zona, sono subito stati allertati anche gli esperti della Sezione rilievi di Milano, guidati dai comandanti Michele Miulli e Antonio Coppola. Le analisi scientifiche sono andate avanti per tutta la giornata e quella che in un primo momento poteva sembrare una tragedia della solitudine, con una morte per cause naturali, ha preso una piega inaspettata: omicidio e occultamento di cadavere. Nell'appartamento dove l'anziana 84enne viveva da sola, anche se non era più lucida come alcuni anni fa, è intervenuto il pubblico ministero Elisa Calanducci. 

Le prime persone sentite nella Stazione di Melzo sono state le tre figlie della signora Cipriano. Poi il cerchio della gente da ascoltare si è allargato progressivamente ma il sospetto principale, stando a quanto trapelato, è rimasto uno: il delitto è maturato in famiglia. Troppe le incongruenze nei racconti di una delle figlie, una 58enne. La stessa che da mesi aveva iniziato a non dare informazioni circa le sorti della madre alla sorella più giovane. Su di lei e su nessun altro, al momento, si stanno concentrando i detective.

Aggiornamento (27 maggio): la figlia Rosa Fabbiano è stata fermata.

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