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Venerdì, 29 Marzo 2024
L'omicidio / Melzo

Mamma uccisa e fatta a pezzi dalla figlia

È questo il quadro che emerge dopo le prime indagini sulla morte della pensionata Lucia Cipriano. È stata fermata una delle figlie, Rosa Fabbiano

Rosa Fabbiano, la figlia 58enne di Lucia Cipriano, è stata fermata per l'omicidio della madre. L'ipotesi è che Rosa, residente a Mediglia (Milano), abbia prima ucciso e poi fatto a pezzi il cadavere della pensionata 84enne, residente via Boves a Melzo (Milano). Ed è proprio lì, nell'appartamento dove viveva l'anziana, che un'altra delle sue figlie, Loredana, ha trovato i resti della madre ormai in stato avanzato di decomposizione, nella vasca da bagno.

La tranquilla mattinata di giovedì per i residenti di via Boves è finita quando Loredana, 47 anni, che non aveva notizie della madre da un po' di tempo, ha alzato il telefono per chiedere aiuto al 112. La donna era arrivata da Trento perché voleva accertarsi che la madre stesse bene. Informazione che da un po' di tempo una delle sorelle, Rosa, quella che 'trascorreva' più tempo con la madre, si rifiutava di darle o le forniva in maniera confusa e contraddittoria.

Nel giro di poco, la piccola strada residenziale del comune - 12 km a Est da Milano - è diventata il centro della cronaca, la scena di un omicidio. I carabinieri della Compagnia di Pioltello dopo aver scoperto il cadavere della signora Cipriano hanno isolato il perimetro. Non solo l'abitazione ma anche la via, chiusa per agevolare il lavoro degli investigatori. Oltre ai militari operativi di zona, sono subito stati allertati anche gli esperti della Sezione rilievi di Milano, guidati dai comandanti Michele Miulli e Antonio Coppola.

Le analisi scientifiche sono andate avanti per tutta la giornata e fin da subito si è compreso che si trattava di omicidio - probabilmente maturato nell'ambito famigliare - e occultamento di cadavere. E non come inizialmente si poteva ipotizzare della morte naturale di un'anziana senza relazioni con l'esterno. Nell'appartamento dove l'84enne viveva da sola, anche se non era più lucida come alcuni anni fa, è intervenuto il pubblico ministero Elisa Calanducci. 

Le prime persone sentite nella Stazione di Melzo sono state le tre figlie della signora Cipriano. Poi il cerchio della gente da ascoltare si è allargato progressivamente ma le attenzioni si sono concentrate fin da subito sulla figlia 58enne. Aveva inventato scuse di ogni tipo alla sorella che da tempo chiedeva di poter parlare con la madre. Poi la mattina di giovedì, quando ha saputo che la sorella arrivava da Trento per verificare di persona come stesse la mamma, è crollata: "È morta. Chiama i carabinieri".

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