Morto Yuri Urizio, il 23enne pestato a sangue in Darsena a Milano
Ancora da chiarire la dinamica dell'aggressione, per mano di un 28enne
È morto dopo due giorni di ricovero al Policlinico il 23enne italiano picchiato a sangue in Darsena a Milano, Yuri Urizio. Il cuore del giovane - rianimato in un primo momento dai poliziotti sul posto - si è fermato nel pomeriggio di venerdì, dopo che nella giornata di giovedì sembrava che ci fosse 'un cauto miglioramento'.
Il pestaggio, dai contorni ancora da chiarire, è avvenuto in viale Gorizia a Milano, all'altezza del civico 24, praticamente davanti alla Darsena, punto nevralgico per la movida che si prolunga fino ai Navigli. A chiamare ambulanza e automedica, alle 4 di notte tra martedì e mercoledì, sono gli agenti di polizia, già sul posto.
Sull'aggressione indaga la polizia di Stato. Secondo quanto riferito dalla questura, il presunto aggressore è un 28enne tunisino, Bilel Cubaa. Il giovane, arrestato per tentato omicidio, ora sarà accusato di omicidio.
Stando alle sue prime parole, avrebbe colpito il 23enne per difendere una donna che, a detta sua, l'italiano stava importunando. Una ricostruzione che però non convince del tutto gli investigatori dato che della donna non ci sono tracce: anche se una telecamera della zona riprende i due uomini mentre parlano con una donna.
Dalla centrale operativa dell'Agenzia regionale emergenza urgenza (Areu) hanno confermato che il ferito presentava diversi traumi da percosse in faccia. Presumibilmente pugni violentissimi. Non solo, il 28enne avrebbe stretto le mani sul collo del 23enne per diversi minuti, fino ad ucciderlo. Quando loro arrivano con i due equipaggi, inizialmente in codice giallo, lo trovano disteso al suolo e privo di coscienza. A causa delle sue condizioni, è stato portato via in rosso e in coma farmacologico. Poi la morte nella giornata di venerdì.