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Omicidi Ponte Lambro / Via Carlo Parea

Scoperto chi è il papà di Diana, la bimba morta di stenti in casa a Milano

La mamma della piccola, Alessia Pifferi, avrebbe confessato agli avvocati di sapere chi è l'uomo

Un nome e un cognome. Sarebbe stato scoperto chi è il papà della piccola Diana Pifferi, la bimba di 18 mesi trovata morta in casa in via Parea dopo essere stata lasciata da sola nell'abitazione per sei giorni da sua mamma Alessia. 

L'addio alla piccola Diana | Video

Nelle scorse ore sarebbe stata proprio la donna - che si trova a San Vittore con l'accusa di omicidio - a confessare ai suoi legali Solange Marchignoli e Luca D'Auria di sapere chi è il padre della bambina. La madre, 37 anni, aveva sempre detto a investigatori e inquirenti di non sapere con chi aveva concepito la figlia e di aver partorito in casa al settimo mese. 

Il funerale di Diana Pifferi

In realtà sembra che lei sapesse tutto e che abbia agito così soltanto per nascondere la gravidanza al nuovo compagno, un elettricista di Leffe, paese della Bergamasca in cui Alessia Pifferi sarebbe rimasta per quasi una settimana mentre sua figlia moriva di stenti nell'appartamento di Ponte Lambro. 

Il papà della piccola Diana sarebbe un uomo italiano e nelle prossime ore potrebbe essere contattato da poliziotti e magistrati per essere ascoltato. Verosimilmente le sue parole non saranno d'aiuto per ricostruire l'omicidio - su cui proseguono le indagini, soprattutto per capire se alla bimba siano stati dati dei tranquillanti -, ma la sua versione potrà essere utile per verificare ulteriormente la veridicità dei racconti della donna. Donna che dopo un iniziale periodo di "spaesamento" in cella - durante il quale ha chiesto di partecipare ai funerali della figlia e di incontrare il fidanzato -, adesso sarebbe più lucida e collaborativa.

"Stamattina era più tranquilla e serena - ha spiegato l'avvocato Solange Marchignoli - e mi ha rivelato il nome del padre. Si tratta di una informazione che non dirò a nessuno, in quanto non ha alcuna rilevanza ai fini processuali".

La legale, oltre ad aver confermato che farà richiesta di incidente probatorio per le analisi del biberon e dell'altro materiale sequestrato, tra cui una boccetta di En, ha fatto anche richiesta di autorizzazione all'ingresso in carcere del professor Pietro Pietrini. prdinario di biochimica clinica e biologia molecolare clinica all'università di Pisa, che è stato incaricato dalla difesa di redigere una consulenza neuroscientifica e psichiatrica su Alessia Pifferi.

Fiaccolata per la piccola Diana (foto Dragotto/MilanoToday)

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