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Sabato, 20 Aprile 2024
Omicidi Corvetto / Piazza Angilberto II

Preso il killer di "Paolo", il barista ucciso nel suo locale per soldi

L'omicidio la mattina del 19 dicembre nel locale all'angolo tra piazza Angilberto e via Bessarione

Preso. La polizia giovedì mattina ha arrestato un uomo italiano di 73 anni, Oronzo Pede, accusato di essere l'assassino di Wang Ruiming, l'uomo di 35 anni ucciso alle 7.15 del 19 dicembre mattina nel suo locale, il "Milano caffetteria tavola fredda", che si trova all'angolo tra piazza Angilberto II e via Bessarione, al Corvetto. Pede, che viveva in un quartiere nella periferia Sud di Milano, è stato arrestato in un ospedale di Lecce, dove doveva sottoporsi a un intervento chirurgico.

La storia dell'anziano diventato killer, che può uccidere ancora

Stando a quanto ricostruito dalle indagini della sezione omicidi della squadra mobile - guidata da Marco Calì e Domenico Balsamo - dietro il delitto ci sarebbero motivi economici, sembrerebbe un vecchio prestito tra la vittima e il killer. Pede aveva una ditta edile, poi fallita nel 2018, e, secondo gli investigatori, una serie di investimenti mal riusciti. I poliziotti sono arrivati a lui grazie all'auto - una Fiat Punto grigia - e all'arma usata per il delitto, una Tanfoglio. Con la stessa arma il giorno dopo l'omicidio il 73enne si è sparato addosso: anche se gli agenti non sono riusciti a capire se tentando di suicidarsi o accidentalmente.

"Paolo", come il 35enne era conosciuto da tutti in quartiere, era stato freddato all'interno del locale dal killer che gli aveva sparato contro almeno quattro colpi di pistola prima di fuggire. Si era accasciato davanti al bancone e nonostante l'immediato intervento dei soccorritori per lui - che non aveva mai avuto guai con la giustizia - non c'è stato nulla da fare. 

Quattro vetrine che affacciano davanti alla piazza "tattica" creata dal comune a fine 2021, a sinistra un mini market etnico e dall'altro lato un bazar ancora con le serrande giù, il bar del 35enne era stato chiuso nel 2017 dalle forze dell'ordine perché ritenuto un luogo di "ritrovo abituale per i pregiudicati". La stessa cosa era successa anche nel 2014 e nel 2018, sempre sotto la sua gestione. A due passi dal bar panchine, asfalto colorato e tavoli da ping pong, con lo stesso "Paolo" che pare fornisse ai ragazzini le racchette per giocare. 

Omicidio a Milano, uomo ucciso in un bar - B&V e Gemme

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