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Cronaca Ronchetto sul Naviglio / Via Guido Martinelli

Orti sul Naviglio, la bonifica del comune sfratta i coltivatori

Da Palazzo Marino assicurano che, una volta bonificata, l'area (di proprietà demaniale) tornerà a disposizione dei coltivatori. La replica: "Dovranno cacciarci non la forza"

Sponda del Naviglio Grande. Nei campi tra via Martinelli e via Tre Castelli c’è un angolo di sud tenuto testardamente in vita da un nugolo di anziani ‘ortisti’, tutti meridionali e coltivatori per hobby. “Siamo quasi tutti pugliesi, o comunque meridionali, piantiamo i frutti della nostra terra lontana senza dare fastidio a nessuno” racconta a Repubblica Milano Nicola, 71 anni e una vita passata in fabbrica. Ma qualche giorno fa sui recinti che delimitano i piccoli fazzoletti di terra è spuntato un avvisto della Polizia Locale che non lascia spazio a interpretazioni: nel giro di un mese gli ortisti se ne devono andare.

“Abbiamo fatto richiesta in Comune ma non ci hanno dato risposta - dice uno degli ortisti sempre a Repubblica Milano - i primi di noi hanno ricevuto l’avviso un mese fa, e da allora nessuno ha ritenuto di doverci dare spiegazioni”. Il Comune ha poi fatto sapere che su quell’area, di proprietà del demanio statale, saranno eseguite bonifiche. Ma una volta completata la bonifica i coltivatori potranno tornate ai loro orti, “nel rispetto delle regole, però”, spiegano dal Comune.

Proprio qui sta il nodo della vicenda. L’area è di proprietà demaniale ma i coltivatori si appellano alla legge sull’usucapione che prevede che il giudice possa stabilire il passaggio di proprietà di un bene “a seguito del possesso pacifico e ininterrotto per un periodo di almeno venti anni”.

Sic stantibus rebus i terreni, coltivati dagli anziani da più di trent’anni,  avrebbero di fatto cambiato proprietari: “Molti di noi coltivano qui dagli anni Settanta  - spiega un ortista a Repubblica -  se dovessimo andare davanti a un giudice ci direbbe che gli orti sono nostri”. Del resto gli anziani coltivatori non si fidano molto delle promesse di Palazzo Marino: sul pezzo di terra che si sono divisi nel corso degli anni si sono fatti diversi progetti e le parole del presidente del Consiglio di zona 6, Gabriele Rabaiotti, suonano piuttosto ambigue.

“Se non ci sono importanti progetti sull’area è importante che gli ortisti possano davvero tornare al loro posto”.  E per tutta risposta i coltivatori promettono la resistenza a oltranza: “Il Comune cacciandoci ci fa una violenza, un’ingiustizia inutile. Resisteremo, dovranno cacciarci con la forza”

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