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Cronaca Ortomercato / Via Varsavia

Sei "saggi" per il futuro dell'Ortomercato

Tra i compiti del comitato, la scelta di una "eventuale" ri-localizzazione. Il primo passo per lo spostamento? Per ora nulla è sicuro. E Fidanza (Pdl): "Che c'entra Bitjoka? Extrabanca è stata appena condannata per razzismo"

Nella mattinata di lunedì sono stati nominati i sei saggi che si occuperanno dei piani di sviluppo di Sogemi, che gestisce i mercati generali di Milano. E' un passo avanti dopo la tormentata delibera sulla manutenzione straordinaria dell'Ortomercato. I sei saggi lavoreranno a titolo gratuito.

Ecco i nomi: Marco Vitale (docente universitario e pubblicista), Umberto Giovine (già a.d. della Lombard House int. ltd.), Elio Milantoni (esperto in strategie finanziarie), Otto Bitjoka (vicepresidente di Extrabanca), Paola Santeramo (ex presidente Confagricoltori Milano-Lodi), Alessandro Balducci (prorettore del politecnico) e infine il sindaco o un suo delegato. Per ora l'incarico è di sei mesi, ma saranno prorogabili.

Si occuperanno di proporre modifiche al quadro legislativo regionale, ma soprattutto di una eventuale nuova localizzazione dei mercati. "Compito del comitato - si legge infatti nella nota dell'assessore D'Alfonso - è formulare proposte in merito alla costituzione di nuovi mercati generali, identificare suggerimenti in ordine alla più opportuna scelta di localizzazione".

Intanto Carlo Fidanza (deputato europeo del Pdl) si scaglia contro le nomine dei "saggi", e in particolare contro quella di Otto Bitjoka. "Solo pochi giorni fa, Extrabanca è stata condannata niente di meno che per razzismo nei confronti di un suo impiegato. E non mi risulta che il signor Bitjoka abbia rassegnato le dimissioni con sdegno dopo che un suo dipendente era stato apostrofato con insulti razzisti".

"Resta da comprendere - continua Fidanza - quale competenza specifica abbia il signor Bitjoka per discutere del futuro dell'Ortomercato. Certo, nei capannoni di via Lombroso lavorano molti stranieri, così come in tante altre aziende pubbliche e private di Milano. Ma non si capisce cosa c'entri questo con i piani di sviluppo di Sogemi. È l'ennesima marchetta buonista di Pisapia".

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