Non l'assumono perchè marocchina: vince la causa col S.Paolo

Una donna marocchina ha vinto martedì scorso la propria causa antidiscriminatoria contro l'ospedale San Paolo. La causa, promossa da Cigl e Cisl di Milano, aveva l'intento di riconoscere il diritto alla stabilizzazione - cioè al passaggio dai contratti a tempo determinato in tempo indeterminato - ai precari di origine straniera.

Il caso in questione è quello di una lavoratrice marocchina, tecnico di laboratorio nell'ospedale in zona Barona, che era stata esclusa per via della sua nazionalità dal bando per la stabilizzazione indetto dal San Paolo. La battaglia legale tra la donna e il San Paolo è durata più di 4 anni, la corte di Cassazione ha riconosciuto la competenza del Giudice del lavoro di Milano, e quest'ultimo ha infine dato ragione alla marocchina. L'ospedale, secondo il giudice, ha tenuto un comportamento discriminatorio e ora dovrà assumersi le spese processuali.

E in merito a questa vicenda è grande soddisfazione dei sindacati e della Camera del Lavoro di Milano, che ha annunciato che "persistera' nella sua battaglia affinche' in futuro la normativa e le condotte degli enti nell'indizione dei bandi di assunzione prendano atto dell'ingiustizia determinata dall'esclusione dei cittadini stranieri".