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L'indagine / Città Studi / Piazza Aspromonte

L'assessore di Torino Mazzoleni indagato per "l'ecomostro" di piazzale Aspromonte

Paolo Mazzoleni è tra gli indagati. Il contendere: una palazzina di sette piani in un isolato tra piazzale Aspromonte e via Lippi che, per il Comune, non è un cortile (e quindi l'edificio non avrebbe limiti d'altezza), ma per la procura sì

Per il Comune di Milano non è un cortile, per la procura sì. È questo il fulcro del contendere circa la palazzina di sette piani che sta sorgendo tra piazzale Aspromonte e via Lippi (zona Città Studi), per la quale ora è indagato, tra gli altri, l'attuale assessore all'urbanistica del Comune di Torino, Paolo Mazzoleni. La procura procede per un presunto abuso edilizio. La palazzina in costruzione era stata sequestrata nel m ese di ottobre del 2022, ma il gip e il tribunale del riesame avevano deciso di non convalidare il sequestro. Mazzoleni, architetto e docente del Politecnico di Milano, è tra gli indagati in quanto autore del progetto (denominato 'Hidden Garden') ed ex componente della commissione paesaggio del Comune di Milano.

Secondo la procura, le opere sono state autorizzate "in base a permessi di costruire illegittimi" in violazione delle norme sull'altezza degli edifici nei cortili. La commissione paesaggio aveva ritenuto che l'area interessata non potesse essere considerata un cortile, in quanto "area residuale" frutto dello sviluppo di palazzi sorti intorno a lei, mentre per gli inquirenti ha le caratteristiche di un cortile vero e proprio, e quindi soggiacerebbe a norme più stringenti.

Tra gli indagati anche Andrea Bezziccheri, in qualità di costruttore, presidente del consiglio d'amministrazione di Bluestone Aspromonte, e una ex dirigente dello sportello unico del servizio edilizio del Comune di Milano.

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