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Cronaca

Bullone nel panino dei bimbi in mensa: multa di solo 750 euro

Sanzionata la società fornitrice di Milano Ristorazione

750 euro di multa. Questa, per il momento, la sola conseguenza per la società responsabile di aver fornito a Milano Ristorazione un panino con all'interno un bullone. A trovare l'oggetto metallico nel suo pranzo era stato un bambino di quinta della scuola elementare Dante Alighieri di via Castellino da Castello, zona Ghisolfa, lo scorso 15 marzo.

A quasi un mese e mezzo dall'accaduto il cda di Milano Ristorazione ha deliberato che venga applicata la penale massima prevista dal contratto con il fornitore, pari a 750 euro. La decisione è stata comunicata venerdì mattina durante la seduta delle commissioni consiliari 'Partecipazione' ed 'Educazione'. Nel frattempo, fanno sapere da Palazzo Marino, ritenendo la sanzione insufficiente, insieme a Milano Ristorazione, si stanno valutando ulteriori azioni sia per evitare che episodi analoghi si verifichino in futuro sia per riparare al danno di immagine che la vicenda ha causato.

A seguito della notizia del bullone, il presidente di Milano Ristorazione Bernardo Notarangelo, dopo quattro anni alla guida dell'azienda (che al 99% è di proprietà del Comune), aveva deciso di dimettersi. "Quella vite nel panino è stata davvero un colpo al cuore - aveva detto -. La mia è umana stanchezza. Per questo lascio". A breve dovrebbe essere nominato un nuovo presidente ad interim, in attesa della nomina di quello definitivo attraverso un bando pubblico.

"Ho sollecitato il Comune e la società Milano Ristorazione ad accelerare sulla conclusione del relativo procedimento istruttorio  per applicare le ulteriori misure sanzionatorie e preventive annunciate, che ritengo necessarie a' evitare il ripetersi di episodi così gravi - ha commentato il consigliere comunale Marco Bestetti (Fdi) -. Come commissione di controllo sulle società partecipate vigileremo con assoluta intransigenza. Ringrazio l'ex Presidente Bernardo Notarangelo per la serietà e lo stile con cui ha gestito questa incresciosa situazione. Spiace prendere atto che le sue recenti dimissioni dipendano anche dal progressivo restringimento della sua autonomia gestionale e dall'insofferenza del Comune verso la sua preziosa attività di relazione con gli utenti nelle scuole e nei centri cottura".

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