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Cronaca Loreto / Via Claudio Monteverdi

Box sotterranei, Rio De Janeiro: "Presto una soluzione"

L'assessore Castellano in Zona 3 promette presto una soluzione per Rio de Janeiro, anche se ammette che "qualcuno sarà sempre scontento". "Abbiamo lavorato ascoltando tutti. In futuro mai più cantieri lunghi dieci anni"

Affollatissima la sala del consiglio di zona 3, lunedì sera, per una seduta aperta al dibattito col pubblico. Tema, i parcheggi sotterranei. Ospite l'assessore Lucia Castellano, in procinto di lasciare il posto in giunta per candidarsi alle regionali (guiderà la lista civica di Ambrosoli). Presenti numerosi cittadini tra cui molti membri dei comitati di quartiere o delle cooperative di costruzione e acquisto dei box sotterranei. La Castellano ha introdotto la serata dando la prima novità: è in via di definizione il discorso relativo al parcheggio di largo Rio de Janeiro, affidato alla stessa cooperativa di piazza Bernini, luogo per cui è stata recentemente decisa la riqualificazione in seguito allo "stop" al parcheggio deciso dal comune.

Ci si aspettava una analoga notizia per Rio de Janeiro, visto che qualche mese fa l'assessore aveva promesso un egual trattamento. Tra l'altro le due piazze sono accomunate non solo dal fatto che la cooperativa a cui erano stati affidati i box era la stessa, ma anche da una simile tutela ambientale. In realtà una decisione definitiva non si è ancora presa.

Come ha ricordato la Castellano, del resto, il discorso sui parcheggi è molto complesso perché da un lato c'è l'esigenza di tutelare l'ambiente (soprattutto quando esistono vincoli paesaggistici della Sovrintendenza) e dall'altro lato occorre tutelare chi ha anticipato denaro per acquistare un box o un posto auto ("Ho acquistato il box perché mi sono fidato di quanto il comune diceva e scriveva nella convenzione", ha ad esempio detto un cittadino).

"Qualunque decisione scontenta una parte", ha fatto notare l'assessore, "ma almeno stiamo cercando di dimostrare che, quando prendiamo una decisione, lo facciamo dopo avere ascoltato tutti".

La zona 3 è una delle zone di Milano con maggior carenza di posti auto, anche per i residenti. Secondo alcune stime almeno il 30% delle auto parcheggiate alle tre del mattino (quando non vi sono automobili di non residenti) è in divieto: si tratta di un problema, come richiamato da molti, non risolvibile con l'opzione del car sharing al posto dell'auto di proprietà.

E infatti non si sono sentiti molti "no" incondizionati ai parcheggi sotterranei in generale, ma semmai avvertenze sul rispetto di alcuni luoghi, com'è stato fatto per piazzale Lavater e come si è in procinto di fare per piazzale Bacone, protetta da un vincolo. A proposito di piazzale Bacone, tra l'altro, si è parlato dell'ipotesi di realizzare il parcheggio sotto la vicina via Monteverdi, già interessata di recente da una delibera del consiglio di zona 3 sulle auto parcheggiate che offrirebbero un "rifugio" per l'attività di prostituzione. L'assessore ha anche ventilato la possibilità che via Monteverdi diventi interamente pedonale.

"Quello che è davvero inaccettabile - ha proseguito la Castellano - è che per fare un parcheggio si lascino aperte ferite per dieci anni". In questo senso l'assessore ha affermato che i tecnici comunali hanno già predisposto le nuove convenzioni: "Abbiamo inserito controlli stringenti sulle polizze, garanzie per i fallimenti, penali severissime per chi non rispetta le tempistiche". Infine il capitolo sulle transazioni.

A chi contestava che il comune perde soldi, la Castellano ha ribattuto che andare in tribunale per anni costa moltissimo in termini di avvocati e spese legali. "Ho appena chiuso una transazione con la Salini, che chiedeva 70 milioni di danni per 14 parcheggi tra cui quello di via Gavirate a San Siro, che gridava vendetta: un cantiere aperto da sette anni davanti a due scuole. Noi siamo stati bravi e l'abbiamo chiusa a costo zero - ha spiegato -, ma se anche avessimo versato qualcosa, avremmo comunque risparmiato".

Infine un piccolo battibecco con Rita Cosenza (Nuovo Polo) su via Benedetto Marcello, recentemente interessata da una dellibera di spostamento del mercato in viale Andrea Doria che ha fatto molto discutere. La consigliera del Nuovo Polo ha chiesto alla Castellano che fine ha fatto la cifra (quasi un milione) di oneri di urbanizzazione che - dopo la costruzione del parcheggio sotterraneo - doveva essere destinata al ripristino del verde pubblico nella via, come da vincolo ambientale del 1963. Ma l'assessore ha risposto che fino al 2012 ogni entrata del comune va indifferentemente a finanziare le spese nel loro complesso (in realtà in questo caso la delibera finalizzava l'onere di urbanizzazione a una spesa specifica), e che la domanda andrebbe quindi rivolta alle giunte precedenti. "Non sono soddisfatta della risposta - ha commentato la Cosenza a MilanoToday - perché le spese del comune sono tutte tracciate. In ogni caso, se non si può avere una risposta diversa dalla giunta, ritengo che i comitati degli abitanti faranno partire le denunce".

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