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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Raggiro sull'eredità di 'lady Gucci': patteggiano in due

La prima sentenza sulla gestione dell'eredità di Patrizia Reggiani, vedova dello stilista Maurizio Gucci, condannata a 26 anni per l'omicidio di lui

Due anni e 10 mesi e 20 giorni. Queste le pene stabilite dal giudice per le indagini preliminari di Milano, Guido Salvini con la sentenza che ha ratificato due patteggiamenti. La decisione arriva dopo l'inchiesta sulla gestione dell'eredità di Patrizia Reggiani, vedova dello stilista Maurizio Gucci, e condannata a 26 anni, di cui 17 passati a San Vittore, per l'omicidio di lui.

Chi sono i professionisti accusati di aver derubato 'lady Gucci'

A essere condannati l'avvocato Daniele Pizzi (due anni, pena sospesa), ex amministratore di sostegno di Reggiani, per le accuse di peculato, circonvenzione di incapace e corruzione, e Maria Angela Stimoli (10 mesi e 20 giorni, pena sospesa), per il reato di circonvenzione di incapace. A entrambi sono state concesse attenuanti per il comportamento processuale e, in particolare, è stato evidenziato come Pizzi abbia anche risarcito il danno.

In base a quanto emerso dalle indagini della guardia di finanza di Milano, gli otto indagati - avvocati, consulenti finanziari, manager di società immobiliari, oltre all'ex compagna di cella di Patrizia Reggiani - a vario titolo e con diversi ruoli, avrebbero approfittato delle condizioni di salute di Silvana Barbieri (madre della Reggiani, morta nel 2019) e delle difficoltà psicologiche della figlia Patrizia Reggiani, per distrarre a loro favore l'ingente patrimonio derivante dall'eredità della Barbieri, poi finito alla Reggiani. Per gli altri cinque imputati, tra cui Maurizio Giani avvocato ed esecutore testamentario, i pm hanno chiesto il processo. L'udienza preliminare sarà celebrata davanti al gup Anna Magelli. 

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