Abusavano degli stessi ragazzini: arrestati due pedofili a Milano
L'indagine parte quando uno dei due mostri viene affrontato dalla mamma di uno dei ragazzi. A indicarlo come pedofilo è stato un uomo, ma poi si è scoperto che lo era anche lui
Due pedofili sono stati arrestati dalla squadra mobile di Milano, in seguito ad indagini durate alcuni mesi, per vari episodi di violenza sessuale su tre ragazzini sotto i 14 anni. Tutto ha preso avvio da un acceso diverbio accaduto l'11 agosto nel quartiere in cui si sono consumate le violenze: protagonisti un uomo e una mamma. Quest'ultima ha affrontato apertamente l'uomo accusandolo pubblicamente di essere un pedofilo.
CERRO MAGGIORE: ARRESTATO "NONNO" PEDOFILO
I due non erano soli e alcune persone, ascoltando il litigio, hanno preso le parti della mamma: in breve, l'uomo ha rischiato il linciaggio e, in quel frangente, è stato "salvato" dalla polizia, accorsa sul posto.
L'uomo era stato indicato come pedofilo da un altro uomo. Entrambi hanno circa 45 anni ed entrambi sono stati arrestati, nella giornata del primo dicembre, in seguito alle indagini.
Profili "normali": uno dei due lavora in un bar, l'altro in una sorta di cooperativa. Entrambi sono single e vivono da soli. Si conoscono di vista e hanno legami nel quartiere, nella periferia nord di Milano. Le vittime, come si diceva, sono tre per il primo dei due pedofili, quello che ha rischiato il linciaggio, e almeno uno per il secondo dei due arrestati. Purtroppo il "copione" è sempre lo stesso: l'orco carpisce la fiducia del minorenne con piccoli regali o anche solo dando attenzione e affetto. In particolare, in questo caso, si parla di vittime che vivono in situazioni di marginalità. In un caso, per esempio, il gip Giuseppina Barbara scrive chiaramente che si tratta di un ragazzino privo dell'affetto dei genitori.
La famiglia di uno dei ragazzi conosceva bene il primo pedofilo, tanto da fidarsi a lasciare andare il figlio a casa di lui. Questo dettaglio ha consentito al pm Antonio Cristillo di contestargli l'aggravamente dell'abuso di relazioni domestiche. Le violenze andavano certamente avanti da tempo, saranno le successive indagini (e magari le confessioni dei due, per i quali non è ancora stato celebrato l'interrogatorio di garanzia) a stabilire da quanto. Così come bisognerà capire la ragione per cui il secondo pedofilo ha deciso di indicare il primo, che poi è sparito dal quartiere e ha cambiato abitazione. Forse per "sostituirsi" a lui? Il sospetto (tremendo) c'è.
