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Cronaca

Condannato per pedofilia, viene assolto in Appello con formula piena

Un uomo era stato condannato a 6 anni di reclusione per violenza sessuale nei confronti della nipotina. In appello viene assolto: aveva perso tutto, anche il lavoro

Condannato a sei anni e sei mesi di reclusione in primo grado per violenza sessuale aggravata ai danni della sua nipotina di 7 anni, un investigatore privato, dopo aver trascorso anche 4 mesi agli arresti domiciliari in fase di indagini, è stato oggi assolto dalla Corte d'Appello milanese con formula piena.

Per l'uomo, che all'epoca dei fatti contestati, tra il 2005 e il 2006, era titolare di un'agenzia di investigazioni private, il 21 dicembre 2010 era arrivata la sentenza di primo grado con la condanna a 6 anni e mezzo di carcere, in seguito alle indagini coordinate dal pm Antonio Sangermano.

Secondo l'accusa, l'uomo avrebbe molestato la nipotina di 7 anni, tra il 2005 e il febbraio 2006.

La difesa dell'investigatore privato, rappresentata dagli avvocati Francesco D'Andria e Ernesto Tangari, ha sempre sostenuto la "totale innocenza" dell'imputato, evidenziando il fatto che c'erano "tantissime contraddizioni nelle testimonianze raccolte" e spiegando che l'uomo si è trovato in una vera e propria "situazione kafkiana, accusato senza avere commesso nulla di illecito".

In particolare, secondo i difensori, "nel capo di imputazione si spiegava che queste molestie sarebbero avvenute dentro un garage che, stando agli atti processuali, nemmeno esiste". Oggi per lui è arrivata l'assoluzione con formula piena da parte della prima sezione della Corte d'Appello.

L'avvocato ha anche chiarito che "dal momento dell'arresto l'uomo in pratica ha perso anche il lavoro, perché gli è stata ritirata l'abilitazione per la sua attività di investigazione e noi chiederemo quindi i danni".

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