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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Penati sarebbe indagato anche su Serravalle, ma lui: "Estraneo"

Questo pomeriggio si è diffusa la notizia dell'indagine a carico di Filippo Penati anche sul filone della Milano Serravalle. Incontri e trattative per gonfiare i prezzi, questa l'accusa. Lui si dichiara estraneo

Questo pomeriggio si è diffusa la notizia dell'iscrizione nel registro degli indagati di Filippo Penati per il "filone" della Milano-Serravalle. L'ex presidente della provincia di Milano è già indagato, com'è noto, per la riqualificazione delle aree ex Falck a Sesto San Giovanni.

Il "filone" Serravalle si riferisce all'acquisto (a valori gonfiati) di quote della società (che gestisce la Milano-Genova e le tangenziali milanesi) da parte della provincia di Milano quando il suo presidente era Penati. Il primo indagato di questo filone era stato un funzionario della Banca Intesa San Paolo, segnalato ad agosto per "corruzione in concorso con ignoti".

Il "filone" Serravalle parte dalle dichiarazioni dell'imprenditore Piero Di Caterina (proprietario della società di trasporti Caronte) ai magistrati. Di Caterina aveva parlato di incontri presso lo studio di  un commercialista milanese durante i quali si sarebbe discusso di un sovraprezzo da pagare a favore di Penati e del suo allora braccio destro Giordano Vimercati.

Chiaramente una dichiarazione del genere è poco per iscrivere Penati nel registro degli indagati, è quindi possibile che i magistrati abbiano ora anche altri elementi. Mentre però la difesa del manager di Banca Intesa smentisce l'esistenza di uno studio di commercialista all'indirizzo indicato da Di Caterina, Filippo Penati dichiara questo pomeriggio di apprendere della notizia dell'indagine a suo carico "dalle agenzie stampa".

Penati rende noto di non avere avuto comunicazioni formali da parte della procura di Monza e ribadisce di essere totalmente estraneo alle accuse. "Non ho mai sentito parlare, né tantomeno partecipato, a riunioni o trattative - scrive in una nota - circa eventuali sovraprezzi per l'acquisto delle quote di Serravalle".

Infine Penati ricorda che la documentazione sull'acquisto delle quote è al vaglio dei magistrati "da sei anni, in seguito all'esposto dell'allora sindaco di Milano, Gabriele Albertini".

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