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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Gorla / Viale Monza

«Genitori incompetenti? I ragazzi di 20 anni sono responsabili delle loro azioni»

Lettera della madre di uno degli aggressori del 16enne picchiato: "Non voglio difendere mio figlio; ha sbagliato ed è giusto che paghi. Ma finché i ragazzi si sentiranno dire che non è colpa loro ma dei genitori, non si responsabilizzeranno mai"

Dopo l'appello "alla maggiore responsabilità nei confronti dei propri figli" da parte di Sergio Bonomi, padre del 16enne selvaggiamente picchiato sabato scorso in viale Monza, parla la madre di uno degli aggressori. Il giovane, 20enne, è stato arrestato insieme ad altri quattro amici.

"NON GIUDICATE GRATUITAMENTE" - La lettera affidata ai media: "Sono la mamma di uno dei giovani arrestati per l'aggressione al ragazzino in viale Monza. Non voglio difendere mio figlio, anzi, lo dico a voce alta: ha sbagliato ed è giusto che paghi. Vorrei però rispondere a chi gratuitamente giudica chi sta dietro a questi ragazzi. Non dimentichiamoci che parliamo di ragazzi di 20 anni, con personalità propria, consapevoli delle proprie azioni. O almeno, così dovrebbe essere. Ho tanto sentito parlare di famiglie disagiate, genitori incompetenti. Ebbene, io parlo per quello che riguarda la mia famiglia. Siamo genitori separati, lavoriamo, ed abbiamo sempre fatto di tutto per non far mancare nulla alla nostra famiglia. Mio figlio è cresciuto con il padre, che lo ha sempre seguito. Lavorano insieme. Durante la settimana non esce. Il padre ed io abbiamo sempre avuto un bellissimo rapporto anche dopo la separazione, frequentandoci assiduamente tutti insieme, cercando di essere sempre entrambi punti di riferimento".

UNA FAMIGLIA UNITA - "Come i ragazzi di quell'età - continua la madre, Giovanna M. -, il sabato sera è un'occasione per stare con gli amici. Questo è per noi nostro figlio. Abbiamo sempre seguito la sua crescita, cercando di trasmettergli gli stessi valori con i quali siamo cresciuti noi. Ora, non credo che possiamo essere definiti una famiglia disagiata, abbiamo fatto di tutto per essere buoni genitori, ma purtroppo non sempre le cose nella vita vanno come noi vorremmo. Voglio quindi mandare un messaggio a tutti coloro che addossano le colpe dei figli ai loro genitori. Così facendo, queste persone non fanno altro che giustificare questi episodi. Lo dico andando anche contro mio figlio".

ESAME DI COSCIENZA - "Questi ragazzi sono persone adulte, ma finché si sentiranno dire che non è colpa loro, ma dei genitori, non si responsabilizzeranno mai. Non fatelo. È giusto che mettiate questi ragazzi di fronte alle loro responsabilità - continua -, e che paghino loro stessi, non chi, pur a volte sbagliando, ha cercato di rendere persone adulte i propri figli. Detto questo, vorrei esprimere tutta la mia solidarietà alla famiglia del ragazzino, siamo anche noi genitori. Ma vorrei anche che ognuno, prima di giudicare, si facesse un esame di coscienza. Ho sentito parlare di genitori irresponsabili in quanto non a conoscenza di ciò che avviene fuori casa".

LA FRECCIATA - E lascia una frecciata finale: "Sì, è vero, non avrei mai pensato che mio figlio potesse commettere un'azione così deplorevole, ma mio figlio ha vent'anni, non posso obbligarlo a non uscire la sera ora, ma di sicuro, a 15 anni, non è mai capitato che fosse all'una di notte in un pub a comprare vodka. Allora, invece di giudicare, preoccupiamoci di più dei nostri di figli. Penso che non sia questa la strada giusta per evitare che anche lui diventi un potenziale futuro partecipante di un branco".

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