rotate-mobile
Cronaca

Parte il piano della mobilità: meno auto, più metrò e bici

Parte il percorso che si concluderà con l'approvazione del piano. Cappato e gli ambientalisti: "Estendere Area C alla 90-91"

Resi noti gli obiettivi della mobilità del futuro a Milano, attraverso il "Piano urbano della mobilità sostenibile": sarà un percorso condiviso, con alcune linee guida e punti fermi che sono stati illustrati mercoledì a Palazzo Marino. "Il percorso", ha detto Pier Maran, assessore alla mobilità e ambiente, "è iniziato per noi in questi due anni con Area C, e prima ancora coi referendum ambientali".

Vediamo quindi i punti fermi. Anzitutto le nuove linee della metropolitana, la 4 e la 5, con quasi 30 km di metrò in più rispetto a poco tempo fa. Poi l'apertura al mercato del sistema di car sharing, con l'obiettivo di 16mila utenti. E ancora le piste e le corsie ciclabili, ma anche le stazioni del bike sharing in crescita costante grazie ai proventi di Area C. E i 15 milioni di euro spesi per sostituire le scale mobili della metropolitana.

Una svolta "sostenibile" a trecentosessanta gradi, che - dice Maran - "Milano sta compiendo. L'amministrazione deve agevolare e rendere strutturali i cambiamenti in corso". Una scelta, quella della mobilità alternativa, che porterà le famiglie a risparmiare qualcosa come un miliardo di euro eliminando la seconda auto: sono ben 110mila nella città di Milano.

Il piano è giudicato positivamente dalle associazioni ambientaliste Ciclobby, Genitori Antismog e Legambiente, anche se i loro rappresentanti chiedono ora al comune di definire anche priorità e scadenze, a partire dall'estensione di Area C fino alla cerchia della 90-91 (lo chiede espressamente anche Marco Cappato dei Radicali, già promotore dei referendum ambientali), come anche una regolazione dei movimenti merci in città e la riduzione della velocità delle auto in molte zone residenziali.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Parte il piano della mobilità: meno auto, più metrò e bici

MilanoToday è in caricamento