La "favela" di Milano tra incendi, bombole a rischio esplosione e 'ladri' di ferro
Ancora controlli nell'area di piazza D'Armi. Aumentata la sorveglianza, i lavori di pulizia dureranno 6 mesi
Tre incendi in pochi giorni, con ogni probabilità dolosi. Baracche ancora da abbattere, recinzioni da sistemare. E rifiuti da far sparire. Continuano i lavori del comune in piazza d'Armi, l'area da tempo abbandonata sgomberata la scorsa settimana.
Nelle ultime ore, stando a quanto appreso, polizia locale e Amsa hanno portato via da quella che era stata ribattezzata la "favela" di Milano 100 bombole di gas a rischio esplosione che erano accatastate lì in modo del tutto abusivo. Domenica notte è stato invece sequestrato un furgone Fiat Ducato pieno zeppo di rifiuti di ferro: il proprietario - un bosniaco di 60 anni - è stato sorpreso a rubare i rifiuti nell'area ed è stato denunciato a piede libero per "attività di gestione di rifiuti non autorizzata".
Lunedì l'assessore alla sicurezza di palazzo Marino, Marco Granelli, ha indirizzato una lettera alla presidente del Municipio 7, Silvia Fossati, per fare il punto della situazione. Stando a quanto comunicato, Invimit - titolare dell'area - si occuperà della sorveglianza della zona, che sarà incrementata per evitare altri raid incendiari, con l'ausilio delle forze dell'ordine. Poi bisognerà mettere in sicurezza tutta l'area, bonificare, pulire e abbattere le baracche presenti. I lavori dovrebbero durare circa quattro, sei mesi.