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Cronaca Città Studi / Via Antonio Bazzini

Litigano per Facebook e cerca di ammazzare la fidanzata: arrestato, ma lei non lo denuncia

In manette un 46enne, accusato di tentato omicidio. La fidanzata non ha voluto denunciarlo

Per un anno tra loro le cose erano andate bene. Poi, senza un vero motivo, lui aveva iniziato ad essere oppressivo e ossessivo, tanto che le liti - qualche volta sfociate in vere e proprie aggressioni - erano aumentate giorno dopo giorno. Lei, però, non aveva mai trovato il coraggio di vincere la paura e denunciare quell'uomo che le stava rendendo la vita un inferno. E lo stesso ha fatto mercoledì, quando a mettere fine al suo incubo ci hanno pensato i carabinieri. 

Un italiano di quarantacinque anni - senza alcun precedente - è stato arrestato giovedì notte dagli uomini del Radiomobile con le accuse di maltrattamenti in famiglia, minacce aggravate e tentato omicidio. 

A dare l'allarme ai militari, alle 2.50 in punto, è stato il padre dell'arrestato: un 78enne anni disabile al 100%. Quando i carabinieri sono arrivati sul posto - un appartamento in via Bazzini di proprietà dell'anziano -, sono entrati nell'abitazione e hanno trovato il 45enne che stringeva le mani al collo della sua compagna, una donna di trentasei anni con cui conviveva da due anni e mezzo.

Schiaffi e minacce anche ai genitori

Quello, hanno poi accertato gli uomini dell'arma, era stato solo l'ultimo atto di una follia che aveva coinvolto anche i genitori dell'aggressore. 

Prima di scagliarsi contro la fidanzata, infatti, l'uomo aveva preso a schiaffi sua madre - ottanta anni e invalida -, aveva colpito suo padre al volto e lo aveva minacciato con un coltello da cucina con una lama da quarantuno centimetri soltanto perché l'anziano aveva cercato di calmarlo. 

A causare la lite, stando a quanto ricostruito, sarebbe stata la gelosia del 45enne, che avrebbe discusso con la sua fidanzata per alcune foto postate da lei su Facebook.

Le strade della coppia e delle forze dell'ordine si erano già incrociate tante volte in passato, sempre per alcune liti dovute alla gelosia dell'uomo. La vittima, ormai terrorizzata, non ha mai voluto denunciare il fidanzato e neanche giovedì notte ha formalizzato la querela, ma ai carabinieri è bastato assistere all'aggressione in diretta per far scattare le manette con l'accusa di tentato omicidio. 

Sua mamma e suo padre, invece, hanno parlato coi militari e hanno messo a verbale tutto. Il 45enne, che non ha un lavoro fisso da sette anni, è finito in carcere a San Vittore. 
 

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