Veniva picchiata dal marito da praticamente tutta la vita, quarant'anni per la precisione, ma per "amore" o più semplicemente per paura non aveva mai parlato con nessuno fino a domenica sera quando, dopo l'ennesimo abuso da parte del marito che l'ha spintonata con violenza facendole spezzare un dente dopo la caduta, ha chiamato la figlia e con il suo "supporto morale" ha telefonato la polizia.

Arrivati sul posto, in via Paternò (zona Barona), gli agenti hanno subito provato a sentire la donna che era evidentemente molto agitata, mentre il marito se ne stava sul letto. I due, lui di 78 anni e lei di 74, originari di Benevento, vivono da anni a Milano. Quando la signora comincia a parlare è un fiume in piena e non si limita a raccontare solo dell'ultimo episodio (l'uomo l'aveva spinta a terra perché aveva 'osato' lamentarsi perché lui aveva deciso di staccare luce e gas per risparmiare sulla bolletta).

Le violenze sono state una costante nella vita della 74enne che viveva praticamente segregata. Gli episodi non si sono affievoliti nel tempo, anzi. Basti pensare che - sempre stando alla denuncia della vittima - nel 2014 il marito aveva cercato di sfigurare la donna gettandole addosso dell'acido ma fortunatamente venne solo sfiorata. L'uomo aveva mantenuto la sua condotta violenta anche quando la moglie era incinta della loro figlia, nata nel '79. 

Uno dei motivi per i quali l'uomo maltrattava la donna era perché, a dire dell'anziano, la donna russava e lo svegliava la notte. Ma per la donna era vietato anche alzarsi dal letto per andare in bagno, tanto che era stata costretta ad usare una bacinella e negli ultimi 10 anni aveva scelto di dormire sul divano. Violenze fisiche e psicologiche a cui la donna ha messo la parola fine con la denuncia che ha portato all'arresto del "compagno" di una vita.