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Cronaca

"Gli sbirri non mi fanno niente, per te è peggio": marito arrestato dopo anni di violenze

In manette un 46enne accusato di maltrattamenti in famiglia sulla compagna

Non si è arreso neanche quando lei ha deciso, per la prima volta, di denunciarlo. Ha continuato a minacciarla, a cercare di farle paura. Ma il finale questa volta è stato diverso. Un uomo di 46 anni, un cittadino italiano senza precedenti, è stato arrestato martedì sera a Milano con l'accusa di maltrattamenti in famiglia nei confronti della sua compagna, una 49enne anche lei italiana con cui ha una relazione dal 2015. 

I problemi tra i due, stando a quanto ricostruito dalla polizia, sono iniziati l'anno dopo, quando sono andati a convivere nello stesso appartamento insieme ai due figli di lei, in quel momento ancora minorenni. Il primo intervento degli agenti nella loro casa - in zona Corvetto - c'è stato proprio nel 2016. Nel 2018 un altro, a luglio e settembre di quest'anno - segno evidente di un'escalation sempre più violenta - altri due. 

L'ultimo allarme è scattato verso le 21 di martedì, quando l'uomo - che ha problemi di alcolismo e non ha un lavoro - ha colpito la donna al volto. I poliziotti arrivati sul posto hanno trovato la 49enne con una vistosa ferita allo zigomo, e in lacrime, con il compagno che continuava a minacciarla. "Sei morta, tu, i tuoi figli e tutta la famiglia", le ha urlato. E ancora, davanti agli agenti: "Ti ammazzo, non arrivi a domani" e "gli sbirri non mi fanno niente, per te è peggio dopo". 

In realtà gli "sbirri" qualcosa l'hanno fatta e lo hanno arrestato e portato via in manette. La 49enne ha invece formalizzato la denuncia ed è stata medicata sul posto. 

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