Anziana investita a Lainate: le indagini ripartono da zero
La polizia locale nei giorni scorsi aveva sequestrato un'automobile, ma non sarebbe quella del pirata della strada. I "ghisa" lanciano un appello al pirata: costituisciti
Non è ancora stata individuata l’automobile che il 23 dicembre scorso ha travolto e ucciso Anna Maria Dell’Acqua a Lainate. Nei giorni scorsi la polizia locale aveva posto sequestro un’automobile ma non era quella del pirata della strada. “C’è incompatibilità negli orari — riferisce Pasquale Addesso, Pm che si sta occupando delle indagini, a Il Giorno —, la macchina è transitata sì sulla scena del delitto, ma in un orario non compatibile con quello dell’investimento”. Al termine delle formalità di rito l’automobile verrà restituita al legittimo proprietario.
Le indagini proseguono in tutte le direzioni. Le forze dell’ordine hanno acquisito da varie compagnie telefoniche i tabulati delle utenze agganciate alla cella telefonica più vicina. Una di queste potrebbe essere del pirata della strada. Non ci sarebbero più dubbi, invece, sulla tipologia dell’automobile: si tratterebbe di una utilitaria bianca.
Tutte le registrazioni delle telecamere della zona sono state consegnate alla scientifica che ha il compito di migliorarne la qualità, troppo poco nitide per ora. Non solo. Al vaglio degli inquirenti c’è anche il racconto di alcuni testimoni che quella sera hanno visto un’auto rallentare e poi allontanarsi dal luogo dell’incidente. Nelle prossime ore saranno disponibili i risultati dell’autopsia sul corpo dell’anziana, nel frattempo la polizia locale rinnova l’appello all’investitore a costituirsi.