Non un arrivederci, ma un addio alla città che l’ha vista nascere, crescere e diventare famosa. Pizzabo, la startup per la consegna del cibo a domicilio nata nel 2009 dall’idea di uno studente dell’università di Bologna, sembra sempre più vicina a chiudere la storica sede di via Ferrarese nella città emiliana per approdare a Milano. 

A febbraio, infatti, dopo una prima vendita alla tedesca Rocket Internet, Pizzabo è stata venduta a Just Eat, che ha già una sede sotto la Madonnina. 

Sembra così finire per sempre, con grande dispiacere di tutta la città, l’avventura bolognese della startup che era nata nel 2009 dalla mente di Christian Sarcuni, studente dell’Alma Mater. 

Non è solo una questione di cuore, però. Perché a rischio, oltre al marchio e alla storia, ci sono anche trentaquattro lavoratori che rischiano di trovarsi per strada da un momento all’altro. 

Secondo quanto denuncia Ficams-Cgil Bologna, infatti, Just Eat ha “ già annunciato la volontà di non mantenere il nome e di trasferire tutti i trentaquattro i lavoratori a Milano dove ha sede Just Eat Italia". 

“Il marchio Pizzabo, non sarà più Bo - denunciano i sindacalisti -. Just Eat - che dal canto suo ha già smentito le voci di addio al marchio - da oggi monopolista del settore, non dichiara esuberi ma trasferisce tutti i lavoratori a Milano ben sapendo che pochi di loro saranno nelle condizioni di poter accettare il trasferimento in un'altra città".

“In tal modo - accusano i sindacati - si compromette la tenuta dei livelli occupazionali senza attivare nemmeno le procedure previste dalla legge. Così cessa di esistere una splendida realtà locale e si compromette il futuro dei lavoratori e delle loro famiglie.”