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Cronaca

Minacce al pm dell'acido e della 'ndrangheta: disposta la vigilanza per Musso

Il magistrato ha trovato una lettera minatoria il 3 aprile, che conteneva riferimenti ai suoi movimenti di quel giorno: segno che qualcuno lo aveva pedinato

Il pm Marcello Musso è stato sottoposto ad una vigilanza. La decisione è arrivata dalla prefettura dopo la lettera anonima di minacce che il magistrato ha trovato a casa sua domenica 3 aprile, in serata. Nella missiva - scritta in italiano stentato - si faceva riferimento all'acido, "ce n'è anche per te": Musso infatti rappresenta l'accusa nel procedimento contro la coppia di ex amanti Alexander Boettcher e Martina Levato.

Nella lettera, però, anche riferimenti all'inchiesta Pavone sullo smercio di droga tra Milano e la Brianza. L'idea che si sono fatte le forze dell'ordine è che le minacce siano opera della criminalità organizzata.

Il dettaglio più inquietante è che il pm è stato sicuramente pedinato nella giornata di domenica: Musso ha incontrato la collega Annamaria Fiorillo (pm del tribunale per i minorenni) in un bar nei pressi del tribunale. Poi i due si sono recati in ufficio e ne sono usciti dopo qualche ora. Nella lettera sono contenuti alcuni dettagli (come il passaggio di alcuni documenti da Musso alla Fiorillo, che si occupa dell'affido del bambino di Levato e Boettcher) e riferimenti ai loro movimenti di quel giorno.

Segno che l'autore della lettera li ha osservati a lungo e poi ha scritto "di getto". Di qui la decisione della vigilanza per il pm, non una scorta ma la sorveglianza della sua abitazione. Una misura "soft" che potrà sempre essere rafforzata se si ravviserà la necessità di farlo.

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