Milano, detenuto picchia due agenti della penitenziaria nel carcere minorile Beccaria
A denunciarlo in una nota è la segreteria del Sindacato autonomo polizia penitenziaria
“Intorno alle 15 di venerdì scorso nel carcere minorile Beccaria di Milano, un giovane ristretto ha aggredito e preso a pugni due agenti della polizia penitenziaria che sono stati poi medicati all’ospedale Santi Paolo e Carlo di Milano, dove hanno ricevuto una prognosi di 3 e 5 giorni”.
A denunciarlo in una nota è la segreteria del Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe), che lamenta “uno stillicidio continuo e quotidiano di aggressioni, colluttazioni e ferimenti, con poliziotte e poliziotti contusi, offesi e feriti e addirittura colpiti dal lancio di feci e urine dei detenuti, con celle devastate ed incendiate, con detenuti di 25 anni che incomprensibilmente continuano a stare ristretti in carceri minorili”.
Il Sappe ha infine ricordato che sono 1.322 i minorenni e giovani adulti presenti nei servizi residenziali e 13.190 quelli in carico ai servizi della Giustizia minorile.
Sul caso è intervenuto l'assessore regionale alla Sicurezza, immigrazione e polizia locale, Riccardo De Corato. "Esprimo tutta la mia solidarietà - ha affermato De Corato - agli agenti aggrediti da un giovane detenuto preso da un improvviso e inspiegabile raptus di follia".
L'idea dello spray e del taser
"Gli uomini in servizio nelle carceri - ha proseguito - lavorano con grande professionalità, nonostante la carenza di organico. Sono troppi, invece, i 1322 minorenni e giovani adulti ospitati nelle strutture residenziali. Oltre ai 13.190 quelli in carico ai servizi della Giustizia minorile".
"I politici che puntualmente - ha aggiunto - dispensano solidarietà ai detenuti, dovrebbero interrogarsi su quanto ripeto da tempo. Concetto, peraltro, rilanciato anche dal sindacato Sappe a tutela degli uomini in servizio nelle carceri. Al fine di lavorare in condizioni adeguate - ha concluso De Corato - è opportuno dotarli immediatamente di taser e spray al peperoncino".