"Dateci i soldi o vi togliamo i bimbi": così i poliziotti minacciano i rom
Prendevano i soldi delle rapine in stazione Centrale dai nomadi che lasciavano 'lavorare' indisturbati. Per questo motivo sono stati arrestati due poliziotti della Squadra mobile di Milano, Donato M. e Cosimo T.
Prendevano i soldi delle rapine in stazione Centrale dai nomadi che lasciavano 'lavorare' indisturbati. Per questo motivo sono stati arrestati due poliziotti della Squadra mobile di Milano, Donato M. e Cosimo T.. L'operazione, che ha portato all'arresto di ventitrè cittadini di etnia rom, è stata realizzata dalla procura di Milano con il supporto della polfer.
"Se non ci date parte della refurtiva, vi facciamo togliere i bambini". Queste le minacce che - stando alle indagini - i due poliziotti avrebbero rivolto alle donne nomadi autrici di furti nella stazione Centrale. I poliziotti, sottoposti ai domiciliari, sono accusati di concussione e falso in atti d'ufficio. Sono due, in particolari, gli episodi contestati agli agenti: avrebbero 'raccolto' circa 1.600 euro, ma l'ipotesi criminosa comprendere anche altri episodi in cui non è stato rilevato l'ammontare preciso.
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La presunta banda di ladri riusciva ad incassare "tra i 5 e i 20 mila euro a settimana" con una serie di furti, durati circa un anno, ai danni di turisti soprattutto giapponesi e americani. Gli episodi furtivi sono proseguiti per vari mesi fino a maggio 2015, quando sono stati installati i "gate" per far accedere all'area binari solo i possessori del biglietto ferroviario. Adesso i componenti - tutti di origine serba e bosniaca - sono accusati anche di associazione per delinquere. Molti dei furti sono documentati dalle telecamere di sorveglianza in stazione.